Economia
Giovedì 05 Marzo 2009
Costo del denaro, tassi all'1,5%
Mai in Italia valori così bassi
Il costo del denaro all'1,5%, deciso dalla Bce che ha tagliato i tassi di mezzo punto, rappresenta non solo il livello più basso mai toccato in Italia. Un livello che polverizza addirittura i minimi ante Seconda Guerra Mondiale.
Un livello che polverizza addirittura i minimi ante Seconda Guerra Mondiale.
Le serie storiche disponibili attraverso la Banca d'Italia, peraltro, si fermano al 1936, anno della legge bancaria che riordinò il settore. Ma informalmente - fanno notare gli esperti - il tasso è addirittura più basso di quelli che si ritrovano nelle statistiche fino all'anno di nascita dell'istituto centrale nel 1893, che evidenziano il saggio 'normalè (cui si affiancavano in quel periodo un saggio 'ridottò e di 'favorè). Un indice che più si avvicina con il tasso di sconto utilizzato negli anni successivi.
In quel primo anno il tasso applicato era pari al 5% e oscillò fra questo livello e il 6% fino alla prima guerra mondiale. Nel dopoguerra si arrivò al 7%, per poi vedere un taglio dopo la crisi del '29, arrivare a quota 3% nel 1933 e risalire al 4,5% nel 1938.
Dopo la parentesi bellica il tasso più basso venne raggiunto ai tempi del 'boom economicò, nel 1958, con il 3,5%.
Quindi la lunga fase dell'inflazione, gli anni difficili per l'economia dovuti alla crisi petrolifera, portarono i tassi a livelli di due cifre, con una punta massima del 19% registrata nel 1981, anno nel quale iniziò una lenta discesa che culminò nel 1999 quando, appunto, il testimone della politica monetaria (che nel frattempo era divenuto di esclusiva competenza della Banca d'Italia senza quindi il Tesoro) passò alla Banca Centrale Europea.
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