Moda, il tessile di ComOn
inaugura la via dei nuovi materiali

La guru del fashion Li Edelkoort ha celebrato le nuove tendenze per il prossimo futuro. Con una forte indicazione: l'individualismo è finito. Vinceranno le coppie: di simili, di fratelli e sorelle, di amici, di giovani e vecchi che vogliono stare insieme. Vincerà l’aggregazione, in cui ogni componente potrà dare il meglio di sé.

Moda come nuova forma di dialogo tra naturale e tecnologia, semplicità e alta performance, come aggregazione di elementi di diversa provenienza, razza, cultura, sul modello della famiglia. Una famiglia concepita in modo contemporaneo che genera famiglie di prodotti, da consumare insieme. Parola di Li Edelkoort, celebrata guru tendenze, apprezzata in tutto il mondo, ieri nella nostra città per l’inaugurazione ufficiale di ComOn. Per oltre un’ora ha inondato l’Aula Magna del Politecnico di suoni, immagini, suggestioni, materiali e colori per chiarire le idee sullo stile che verrà. Input utili a chi deve costruire le nuove collezioni del 2011, in tempi di massimo caos. Perfetta premessa la colonna sonora «Stand by me» suonata on line da rapper e band di tutto il mondo. Note per accompagnare il cambiamento epocale all’orizzonte. «L’individualismo è finito - ha esordito la profetessa -. Vinceranno le coppie: di simili, di fratelli e sorelle, di amici, di giovani e vecchi che vogliono stare insieme. Vincerà l’aggregazione, in cui ogni componente potrà dare il meglio di sé». Tempo ormai scaduto, dunque, per i protagonisti che non vogliono condividere con gli altri vita e lavoro. «Ormai sono superati - ha sentenziato la Edelkoort -. Stanno per esser buttati fuori dalla società». Sempre nello stile che verrà, sempre più incroci tra i due sessi. «L’uomo avrà sempre meno timore a mostrare il suo lato femminile, rinasce il dandy, fragile e forte allo stesso tempo». Tradotto in moda? Materiali duttili, stratificati, ramificati, traspiranti, ecocompatibili, cangianti. Inedite le combinazioni: ceramica e legno, metallo e cemento, creta e plastica. Nelle trame brilleranno fili lucenti, scie di luce a lluminare tempi nuovi, dove la gente («che non si sente colpevole di questa crisi innescata dalla finanza») tornerà a consumare, anche se in modo più selettivo e consapevole. Ma, anche con gioia. Non è un caso che colore dominante dei prossimi campionari sarà il giallo, che sostituirà il rosa, il nero e il bianco. Una tinta solare, da sempre ritenuta salvifica, energetica, smagliante, cangiante. Nei materiali giocherà un ruolo di protagonista assoluto il metallo, facilmente plasmabile, lavorato a mano artigianalmente ma anche in modo seriale. Di metallo saranno gli arredi, quasi delle sculture riflettenti. Il domestico diventerà collettivo, un contenitore di ricerca d’avangurdia e romantici oggetti di memoria contadina, come panche e contenitori rivisitati in nuovi materiali. Davvero suggestivo il quadro tracciato dalla designer, ricco di tannti spunti di riflessione.

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