A Como il non profit
ha salvato l’occupazione

Dalla fotografia della Camera di commercio una conferma: 3mila occupati grazie al terzo settore

Sono imprese a tutti gli effetti: stessi doveri e anche in grado di rispondere alla crisi con buoni risultati, nonostante tutte le difficoltà.

Nell’ultimo decennio, stagnazione prima e recessione poi hanno portato a una drastica riduzione del numero dei posti di lavoro nel Comasco.

Oltre 3.500 occupati in meno nel sistema economico provinciale, frutto della perdita di 4.200 posti nelle imprese e di quasi 2.500 nelle istituzioni pubbliche. Un bilancio, quest’ultimo, reso meno pesante dalla contemporanea crescita del lavoro non profit, una galassia di attività cooperative e non che nel medesimo periodo oggetto di una recente indagine della Camera di commercio di Como ha generato 3mila occupati in più. Di questi, oltre 2mila sono stati prodotti dalla cooperazione sociale, mentre poco meno del restante migliaio nelle altre forme di non profit.

Un terzo settore, dunque, che ha tutto il sapore di una nuova forma di economia reale, non fosse altro perché almeno altri poco meno di 3mila comaschi hanno trovato spazio all’interno del sistema della cooperazione non sociale, quella statisticamente censita tra le imprese.

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