Annuncio di lavoro
nel top hotel ticinese
Ma è tutta una truffa

Numerose le vittime della bufala online che hanno versato 330 euro per il ottenere il permesso. Promesso contratto a Lugano di tremila euro al mese

È stata “Striscia la Notizia” - il tg satirico a firma Antonio Ricci in onda dal lontano ’89 su Canale 5 - a dare visibilità ad un nuovo fenomeno che sui social circolava già da qualche tempo e che consiste «nelle false offerte di lavoro sull’asse Svizzera (nella fattispecie Lugano)-Italia«.

«Sembra che ultimamente in Italia arrivino un sacco di offerte di lavoro dalla vicina Svizzera, ma attenzione perché sotto sotto potrebbero esserci delle fregature», ha osservato da Lugano l’inviata di “Striscia la Notizia”, Rajae Bezzas. E in base alla testimonianza raccolta da “Striscia”, tutto si giocherebbe attorno ai 330 euro da versare in anticipo legati all’ottenimento del permesso di lavoro “B”, noto come “permesso di dimora”, necessario per chi intende stabilirsi sul territorio svizzero per svolgere un’attività lucrativa.

Speranze deluse

Tutto questo - nel racconto di un giovane cui è giunta la falsa proposta di Lugano - dopo un primo contatto per «un posto di lavoro a Lugano con tanto di 3 anni di contratto, 3 mila euro di stipendio e addirittura il pagamento del volo per raggiungere la Svizzera» non in un hotel qualsiasi, bensì allo “Swiss Diamond Hotel”, uno dei cinque stelle più conosciuti del Cantone di confine.

«È un tipo di truffa che circola da un po’ di tempo ed è facile cascarci in un periodo dove c’è poco lavoro e gran parte degli alberghi sono chiusi», le parole di Rajae Bezzas. Immediata la presa di posizione del general manager dello “Swiss Diamond Hotel”, Andrea Modesti, che ha confermato di aver sporto denuncia presso le autorità competenti, aggiungendo che «per quel che ci riguarda questo tipo di truffa sta andando avanti da un paio di mesi».

«Il nostro - aggiunge Andrea Modesti - diventa così un compito un po’ particolare, perché ai candidati dobbiamo annunciare il reale stato delle cose. Candidati che passano così dall’euforia per un lavoro dietro l’angolo in una location di prim’ordine alla delusione legata alla truffa in essere”. Da qui l’appello: “Attenzione, perché il contratto di lavoro non può essere spedito due giorni dopo il primo contatto». Già nel settembre del 2019, la Camera di Commercio ticinese aveva messo in guardia sul fenomeno legato «ad offerte di lavoro poco chiare». «I truffatori - era stato spiegato in quell’occasione - propongono lavori inesistenti con richieste di versamento di denaro per ottenere attestati in realtà fittizi».

Livello di attenzione

In quella circostanza, i posti di lavoro - in realtà inesistenti - facevano riferimento a un fantomatico Ufficio di collocamento della Camera di Commercio del Canton Ticino.

È bene tenere sempre alta l’attenzione, senza dimenticare il momento particolarmente difficile che anche il settore dell’hotellerie e in generale della ristorazione ticinese (ma non solo) sta attraversando. In Svizzera bar e ristoranti sono ancora chiusi a seguito delle restrizioni in essere e solo a metà mese si deciderà su eventuali riaperture per il lungo fine settimana di Pasqua.

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