App comasca per lo shopping cinese

Il progetto Accademia Galli e e la web agency Ovosodo partner in un’iniziativa sostenuta dal Ministero degli Esteri. Centomila turisti all’anno dalla Cina in Italia (13mila sul Lario): una guida culturale ma anche per il made in Italy

Una App che accoglierà i – per ora – 100mila turisti cinesi che arrivano in un anno in Italia e li guiderà allo shopping e alla scelta dei luoghi più meravigliosi d’Italia. La Farnesina ha scelto a chi affidare questa iniziativa ambiziosa e ha puntato direttamente su soggetti di Como. Dove cultura e tecnologia dialogano con frutti che hanno attirato l’attenzione.

Il capoprogetto è Salvatore Amura, presidente dell’Accademia Galli, che ha partecipato nelle scorse ore a una riunione a Roma. E il piano si è messo in moto con soddisfazione: Amura lavorerà con Ovosodo e Giovanni Frassi a questa operazione, che vuole essere un progetto pilota di impatto. Il turismo cinese oggi rappresenta ancora una potenzialità poco espressa in confronto alle sue reali possibilità.

Anche sul Lario. La Cina ha registrato solo 13mila pernottamenti nei primi nove mesi dello scorso anno, calando tra l’altro del 19%. E tutto questo invece in confronto a una crescita degli ospiti stranieri dell’8%.

Il peso di Como nella fase iniziale di questo progetto però ha un doppio significato. Il primo è certo la scelta dei soggetti. L’altro è che verrà sì offerto un itinerario ancora da definire nelle principali metropoli italiane, ma si guiderà anche l’interesse dei cinesi nell’immenso mondo del design e della moda che attira così tanto ormai l’Oriente, educato sempre di più al gusto occidentale. In questo modo la app racconterà e aprirà varchi verso le opportunità di acquisto dei brand di alta gamma. Chiaro l’impatto sul Distretto tessile lariano, che rifornisce i maggiori player del settore nel mondo. E anche su quello brianzolo del mobile, sempre più al centro dell’azione, come anche il recente Salone del Mobile di Milano ha certificato. Salone in cui – lo ricordiamo – i cinesi sono stati i primi visitatori stranieri, a quota 40mila, rappresentando il 14% della quota di pubblico, seguiti dai russi. «Siamo molto soddisfatti – osserva Salvatore Amura, che presto tra l’altro affronterà un viaggio in Cina per un altro progetto, il polo di innovazione con l’Accademia Galli e grande chance per le aziende anche del territorio – anche e soprattutto per questo focus su fashion, design e anche il food. Si parla di 100mila visti all’anno, per ora, che saranno collegati a questa piattaforma e potranno usufruire della App. Ma è un numero che è solo destinato ad aumentare. Importante il ruolo di Ovosodo».

Il progetto dovrebbe diventare realtà a ottobre e si propone di raccogliere il meglio dei frutti in occasione dei 500 anni di Leonardo nel 2019. Alleata della App – ricorda Salvatore Amura – sarà anche il mondo dei social, con wechat. Che permetterà di amplificare informazioni e confronto, guidando sempre di più il pubblico cinese alla scoperta della bellezza dell’Italia e quindi anche del made in Como.

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