Digitale ma anche nuova mentalità
La rivoluzione Industria 4.0

A Unindustria Como presentato il piano del Governo. Molto interesse ad esempio tra tessile e meccanica

Nuova tecnologia e digitale grande protagonista. Ma la rivoluzione dell’Industria 4.0 passa anche da una nuova mentalità. È la vera sfida del futuro, sulla quale il governo ha puntato molto, con 13 miliardi di euro di sgravi fiscali distribuiti su 7 anni.

A Como ieri nella sede di Unindustria si è tenuto un convegno che ha voluto dare una visione “fuori dagli stereotipi”. Sottolineando come abbia senso investire in tecnologia informatica se si provvede contemporaneamente a svolgere all’interno dell’azienda azioni di miglioramento organizzativo, partendo dall’implementazione organizzativa del “Lean Thinking”, una strategia nata in Giappone e che ormai è adottata da tutti i colossi industriali.

La presentazione ha proposto un approccio basato su evidenze empiriche, evidenziando le opportunità di supporto finanziario agli investimenti 4.0.

Ivan Parisi è presidente del gruppo metalmeccanici di Unindustria Como, ha un’azienda che produce robot, ed è quindi molto attento al tema: «Per prima cosa bisogna dire che questa rivoluzione nasce dai cambiamenti della società e quindi da un nuovo tipo di domanda. I tempi devono essere più stretti e i prodotti sempre più personalizzabili, ecco perché servono sia tecnologia che logistica molto avanzata, parte tutto da qui».

E i vantaggi per chi si inserisce in questo tipo di concetto sono molti: «Ormai non è possibile rimanere nel mercato in un altro modo e lavorando secondo l’industria convenzionale. Parliamo di una riduzione di tempi di produzione, di un’analisi dei dati in tempo quasi reale che permette alle macchine di avere risposte automatiche e immediate, senza che ogni volta vadano programmate. Questo porta a una riduzione dei costi e ad un’ottimizzazione della produzione, oltre che a un piano di manutenzione molto più efficiente».

Anche il tessile guarda con attenzione: «È un tema molto sentito tra gli imprenditori comaschi, c’è tanto lavoro da fare ma siamo ottimisti e ci approcciamo a questa novità con entusiasmo» dice Marco Taiana, presidente dei giovani industriali di Como.

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