Dossier Aziende di Tess
Le nuove sfide del lavoro

Nel nuovo numero della rivista bilingue de La Provincia, in edicola a 4,50 euro + il prezzo del quotidiano, le eccellenze del distretto tessile e moda lariano

Una quarantina di realtà imprenditoriali del territorio lariano (con un’eccezione extra regione, che entra però in forte dialogo con la filiera) nel “Dossier Aziende” di “Tess”. Il tema del numero - Sottosopra - porta alla luce le dinamiche produttive e di gestione delle risorse umane. Proponiamo un esempio per incuriosire il lettore. Un’intervista relativa alla Colombo Industrie Tessili di Fino Mornasco.

di Luca Meneghel

Una squadra con una forte componente femminile e tanti under 35, un ambiente lavorativo che favorisce il benessere e la condivisione degli obiettivi. Il successo della Colombo Industrie Tessili di Fino Mornasco deve tanto all’investimento sul capitale umano, un patrimonio a cui Stefano Colombo - presidente del gruppo - tiene moltissimo.

Qual è la quota di donne e giovani all’interno del vostro staff?

Su 45 dipendenti, il 50 per cento sono donne e il 30 per cento sono under 35. Questa quota è destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni, perché abbiamo alcune persone vicine all’età pensionabile e il rinnovamento è costante. La nostra politica è basata sull’inserimento dei giovani che vengono accolti dai colleghi in team già esistenti composti da 2-3 persone, ogni team è focalizzato su singoli progetti.

Come vi regolate con la formazione?

Ci sono corsi validi per tutti i dipendenti, penso alla sicurezza sul lavoro piuttosto che all’informatica, ma la vera scommessa è la formazione personalizzata e programmata insieme ai singoli lavoratori. Offriamo corsi in base alle necessità del momento, appoggiandoci anche a strutture formative esterne.

Come è organizzato il lavoro all’interno dell’azienda?

Abbiamo puntato molto sul rinnovamento e sulla razionalizzazione del lavoro, migliorando servizi come il parcheggio e la mensa, ma soprattutto abbiamo riorganizzato gli spazi. C’è un grande open space senza suddivisioni tra reparti, qui tanti piccoli team lavorano sui progetti mirati. In questo modo si favorisce un clima positivo, il dialogo diretto sostituisce l’utilizzo spesso frustrante delle mail. Grande è anche la flessibilità in tema smartworking, permessi e ferie.

Cosa significa per voi “sostenibilità”?

Il concetto di sostenibilità si concretizza in progetti dal valore etico-sociale. Collaboriamo con scuole e giovani studenti fornendo loro la materia prima per la realizzazione di outfit, abbiamo organizzato corsi di formazione per ragazzi in difficoltà, abbiamo collaborato con tre artiste internazionali per un progetto contro la violenza sulle donne con il fine di raccogliere fondi a favore dell’associazione Pangea. Sono solo alcuni esempi delle attività che stiamo portando avanti in questi anni.

Poi c’è la sostenibilità ambientale ed energetica.

Ovviamente. A questo proposito abbiamo “collezionato” numerose certificazioni, controlliamo tutti i materiali chimici in ingresso e possiamo garantire ai clienti la consegna di materiali esenti da elementi chimici potenzialmente nocivi. Poi c’è tutta la fase dei controlli sulle emissioni, sull’acqua… l’attenzione è massima. Siamo molto sensibili anche al tema del riuso e del riutilizzo dei materiali a magazzino. Sul fronte del risparmio energetico abbiamo effettuato il restyling del nostro impianto fotovoltaico, abbiamo ridefinito l’accensione e lo spegnimento dei macchinari, abbiamo seguito corsi per imparare a utilizzare le macchine riducendo al minimo gli sprechi.

Cosa vi aspettate dal 2023?

Affrontiamo il 2023 con una prospettiva serena, ci aspettiamo di proseguire con la crescita registrata lo scorso anno. Recentemente anche a Milano Unica abbiamo riscontrato un certo entusiasmo in tutti gli stand, con tanti visitatori e certo non solo italiani.

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