Il rientro della Sisme
piace ai sindacati

Olgiate ComascoGiudicati in modo positivo i nuovi investimenti «ma basta con i tagli»

Positivo che si ritorni a investire in Italia, ma resta il nodo esuberi. Le due facce della vertenza d’autunno alla Sisme, azienda metalmeccanica che occupa 290 addetti nello stabilimento in via Grandi, a Somaino.

Le evidenziano i sindacati, perplessi sull’annunciato taglio di 25 indiretti (personale amministrativo, dell’ufficio acquisti, qualità, area tecnica e manutentori non di processo). Riduzione di personale cui si aggiunge l’esternalizzazione di alcune lavorazioni, che comporterà il trasferimento in altri reparti dei sei addetti che attualmente si occupano di tali attività.

«Da un lato c’è il segnale positivo dell’investimento da tre milioni di euro che non si vedeva da anni sul sito di Olgiate, ma dall’altro ci troviamo ad affrontare una situazione di segno opposto, ovvero l’esubero di 31 unità, che già in un primo confronto aziendale sono scese a 25». osserva Gennaro Aloisio, della Fim Cisl.

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