«In televisione la casa made in Cantù»

Ha portato in tv la sfida di raccontare con le immagini e la passione “il profumo del cedro”. Andrea Castrignano mercoledì sera è entrato nel mondo dellaR iva1920. E da questo tuffo nel mondo del naturale - anche per soddisfare una cliente, una cuoca, che ama questo aspetto - è nato un altro sogno.

Maurizio Riva ha infatti lanciato un’altra idea dopo questa puntata di “Cambio Casa, Cambio Vita” su La 5: quella di realizzare una specie di Masterchef dell’arredo, un “Masterdesign” che coinvolta tutti gli artigiani, le botteghe del territorio e conduca a una casa”made in Cantù”. «Certo che lo faremo» commenta Castrignano, con entusiasmo. E racconta anche il suo rapporto con la Brianza: «Abbiamo una garanzia quando ci rivolgiamo a questi produttori. Si distinguono da tante realtà e non si fa mai brutta figura».

La marcia in più

Qual è la marcia in più di questo Distretto? «Che qui esiste la creatività - afferma - Posso dire che da addetto ai lavori in più occasioni ho riscontrato aziende di regioni molto capaci che si ispirano al made in Brianza. È gratificante, prima viene l’inventiva della Brianza, poi arrivano gli altri».

Conosceva bene la Riva1920 e l’ha raccontata appunto attraverso la trasmissione. «Grazie alla tv - continua Castrignano, giunto alla quarta edizione del programma - riesco a comunicare il prodotto ed evidenziare i pregi. Parliamo di artigiani evoluti e pregiatissimi materiali».

L’invito

Il messaggio in trasmissione è anche questo: «Invito sempre il pubblico, non soffermatevi al prezzo, ma guardiamo a ciò che sta dietro. A ciò che fa la differenza, la qualità».

La tv che trasmette anche un profumo, come in questo caso: «Tant’è che l’episodio è stato chiamato così, sì, il profumo del cedro. Quanti sanno che rilascia questa profumazione nel tempo? E poi abbiamo scoperto che è antitarmico. Mi piace unire il design e il calore del legno. Il primo può apparire asettico, loro sono riusciti a scaldarlo con il legno». Portandolo «non in una casa di montagna, ma in un tessuto urbano con componenti con lamiera e pietra». L’anima del legno conduce alla seconda sfida, quella proposta da Riva. Che esce dai confini di un’azienda e vuole raccontare una terra.

«La casa made in Cantù? - osserva Castrignano - Siamo già all’opera. Siamo già ripartiti con la quinta edizione, che andrà in onda nella primavera 2015. Uno dei prossimi episodi dunque sarà dedicato al design di Cantù, con le maestranze e i prodotti».

I giovani, timidamente, si stanno riavvicinando e nascono o si rafforzano scuole per sostenerli. Ha un messaggio per loro, Castrignano? «Troviamo i giovani in giacca e cravatta a fare i professionisti e non c’è spazio per tutti. Certo, guardate anche a queste attività, dignitosissime e bellissime. Seguite la passione, ma metteteci grande impegno. Oggi la gente ha voglia di un ambiente bello dove vivere. Food e design».

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