Laim, piccola e solida. «Taglio dei consumi
per abbattere i costi»

Tessile L’azienda artigiana del comasco Stefano Novati è specializzata nel finissaggio dei tessuti di alta gamma. «Sperimentato il calo della temperatura di lavorazione»

Il diffuso aumento dei prezzi crea incertezza in ogni anello della filiera serica, ma ci sono realtà anche piccole che sono già corse ai ripari per mantenersi competitive e continuare a crescere. Vedi Laim, azienda artigianale con sede a Castano Primo, fondata dal comasco Stefano Novati dopo un’esperienza trentennale nella nobilitazione tessile.

Il percorso

Responsabile vendite e prodotto a livello internazionale, nel 2019 Novati decide di intraprendere la sua attività imprenditoriale come tecnico commerciale: sviluppa le sue collezioni, realizza i prototipi da presentare ai clienti e inizia a produrre film termoplastici. Si avvale di tecnici con precedenti serigrafici che seguono la parte dell’industrializzazione aziendale e gestiscono l’avanzamento produttivo.

Oggi Laim esegue lavorazioni conto terzi; le resine e collanti sviluppati vengono prodotti su particolari supporti/film plastici e venduti per la valorizzazione dei tessuti, pelli e finte pelli sia nel mercato domestico che estero.

Le molteplici finiture opache e lucide, metalliche e tridimensionali completano l’infinita gamma di prodotti.

Fiore all’occhiello delle lavorazioni è la possibilità di laminare tessuti leggerissimi come viscosa, seta e nylon lasciando inalterato l’effetto cascante e la loro morbidezza. Il cliente ha l’opportunità provare a laminare/stampare qualsiasi materiale di qualsiasi composizione e spessore, anche in piccoli quantitivi.

L’utilizzo di materiali di alta qualità prodotti da multinazionali chimiche rispetta gli standard Oekotex e le norme sempre più rigide richieste dai grandi gruppi d’acquisto con cui Laim vanta consolidati rapporti che si propone anche come esempio di risparmio energetico.

La strategia

«Al fine di contrastare gli aumenti incontrollati degli ultimi mesi - spiega Novati- abbiamo messo a punto soluzioni per diminuire le temperature di lavorazione e ridurre drasticamente il consumo di acqua fino a -82% nella fase d’incollaggio. Per gli imballi utilizziamo quasi esclusivamente materiali riciclati e scarti di lavorazione. In questo modo siamo riusciti a mantenere quasi invariati i listini rispetto al 2019 e ottenere buone performance: per il 2022 stimiamo un aumento del fatturato del 40%».

L’imprenditore spiega i punti di forza e i valori all’interno della sua azienda: «Testiamo internamente tutti i materiali prima della loro commercializzazione. Sviluppiamo continuamente nuovi prodotti e forniamo una consulenza tecnica alle aziende sulla scelta dei materiali/basi tessili migliori per l’applicazione richiesta e per la riduzione dei costi complessivi della lavorazione e del prodotto finito a vantaggio del cliente. Facciamo squadra con i dipendenti e rete con fornitori, organismi di controllo e vigilanza, organismi di certificazione per garantire la massima qualità del prodotto e del servizio. Sono questi i fattori alla base del successo, oltre alla puntualità e flessibilità nelle consegne, alla profonda conoscenza del mercato e delle esigenze del cliente». S. Bri.

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