Le imprese del tessile
cercano i giovani
«La moda nasce a Como»

Guarda il video emozionale di Confindustria Como per raccontare il distretto. Concreta possibilità di assunzione

In base ai dati Istat-Unioncamere diffusi lo scorso anno, entro il 2023 ci saranno 48mila nuove assunzioni nei settori del tessile-abbigliamento-pellicceria, calzature, concia, occhialeria, gioiellerie ed oreficeria. In un contesto del genere anche Como farà la sua parte (il distretto conta 18mila addetti) ed è strategico il ruolo del sistema formativo perché tanto è reale la possibilità di ingresso nel mondo del lavoro, tanto è complesso per le aziende trovare i candidati con le competenze adeguate. La situazione di Como da questo punto di vista è favorevole: l’attività del Setificio si completa, integrandosi, con quella della Ripamonti, di Cometa ed Enfapi sul fronte della formazione professionale e di Accademia Galli. Difficile stimare i potenziali ingressi nelle aziende comasche, di certo si prevede una tendenza generalizzata ad assumere profili giovani dopo che negli anni di crisi, le assunzioni sono avvenute con il contagocce. Così, in occasione di Young, Graziano Brenna, Presidente della Fondazione Setificio, e Roberto Cozzi, referente della Commissione Education Tessile di Confindustria Como, hanno presentato un breve filmato emozionale con il quale il Gruppo Filiera tessile di Confindustria Como ha l’obiettivo di promuovere le attività di produzione tessile svolte all’interno del distretto.

Il filmato rappresenta tutte le fasi della lavorazione della filiera con immagini rapide ed avvincenti che esaltano il ruolo delle persone, della passione e del saper fare, così apprezzati dal mondo della moda a livello internazionale.

Il video girerà negli stand delle scuole a vocazione creativa del territorio comasco che da oggi per 5 giorni saranno presenti al salone dell’orientamento a Lariofiere. L’obiettivo è raggiungere il più ampio numero di giovani studenti e i loro genitori.

«Il contributo dei giovani è fondamentale - dice Graziano Brenna, presidente della Fondazione Setificio - il futuro delle aziende del distretto dipende da loro».

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