Lombardia, più facile aprire un negozio
Basterà l'autocertificazione

Ridotte al mimino le formalità per avviare un'attività commerciale in Lombardia: sarà sufficiente una autocerfificazione al Comune dove sarà aperto il negozio per poter operare senza attendere il mese prima richiesto dlala presentazione dei certificati di notorietà

Ora sarà  più semplice e veloce aprire un negozio in Lombardia: basterà, infatti, una semplice autocertificazione con effetto immediato per aprire un negozio di vicinato, una panetteria, per installare un distributore di cibo e bevande, per avviare un'attività di vendita a domicilio o di televendita, di parrucchiere ed estetista.
L'autocertificazione si chiama Diap (Dichiarazione di Inizio Attività Produttiva) e sostituisce le dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà, per le quali erano inevitabili code e attese di almeno 30 giorni. Basterà presentarla allo Sportello Unico presso i Comuni, il quale provvederà alle pratiche connesse con le altre amministrazioni.
Il provvedimento approvato dalla Regione rappresenta la "fase 2" dell'opera di semplificazione per le imprese, in attuazione della legge regionale per la competitività (n. 1/2007).
"Una vera rivoluzione - ha detto il presidente Formigoni - che fa risparmiare tempo e soldi alle nostre imprese e ai nostri commercianti. Con questo provvedimento si guadagnano 30 giorni di tempo, e quindi un mese di fatturato". "
Il primo importante passo per la semplificazione era stato compiuto un anno fa, nell'aprile 2007, quando venne introdotta l'autocertificazione, compilabile direttamente sul sito internet della Regione, in sostituzione del certificato di agibilità, del nulla osta inizio attività, dell'autorizzazione alle preparazioni alimentari e dell'iscrizione agli albi delle imprese artigiane.
Ecco i tipi di attività a cui il provvedimento è rivolto.
- apertura, trasferimento di sede e ampliamento della superficie (fino ai limiti di legge) di un esercizio di vicinato (vale a dire negozi di ampiezza inferiore 150mq nei Comuni fino a 10.000 abitanti e fino a 250 mq nei Comuni con più di 10.000 abitanti);
- avvio di attività di vendita dei prodotti al dettaglio per mezzo di apparecchi automatici (oggi sono circa 20.000 imprese);
- avvio attività di vendita di prodotti negli spacci interni (circa 6.000 imprese);
- avvio di attività di vendita al dettaglio per corrispondenza o tramite televisione o altri sistemi di comunicazione;
- avvio di attività di vendita al dettaglio o raccolta di ordinativi di acquisto presso il domicilio dei consumatori;
 - apertura, trasferimento e ampliamento delle attività di somministrazione di alimenti e bevande (secondo le prescrizioni di legge);
- apertura e modifica dell'attività di acconciatore ed estetista (circa 4.000);
- apertura e modifica della attività di esecuzione di tatuaggi e piercing (circa 400);
- apertura, trasferimento di sede e modifica della attività di panificazione (circa 4.000);
 - attività di vendita di funghi freschi spontanei sfusi (circa 1.000)
- apertura, trasferimento di sede e modifica della attività di vendita diretta di alimenti prodotti in proprio come il latte fresco crudo.

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