Economia
Lunedì 05 Gennaio 2009
Malpensa, Bossi alza voce
Berlusconi lo convoca a Roma
Vertice bollente in via Bellerio a Milano fra i colonnelli della lega sul caso Malpensa. Al centro del dibattito la difesa dello scalo varesino dopo che la Nuova Alitalia ha praticamente annuncato la soluzione con AirFrance. E oggi Bossi vedrà Berlyusconi per un "ribaltone" a favore di Lufthansa
Incontro che, a quanto si apprende, potrebbe svolgersi a palazzo Chigi e che non avrà al centro solo la questione dello scalo varesino, ma anche quello dell'allargamento della squadra dei ministri con le promozioni di Ferruccio Fazio alla Salute e Michela Vittoria Brambilla al Turismo.
D'altra parte è da prima della pausa natalizia che la Lega ha cominciato a far sentire a più riprese la sua voce fuori dal coro: prima sul presidenzialismo, poi sulla squadra di palazzo Chigi, infine riportando in auge una battaglia 'storica' come quella a difesa di Malpensa.
Silvio Berlusconi, viene riferito, in questo momento ha altre priorità in agenda. Da una parte la situazione mediorientale che oggi lo ha visto impegnato, come presidente di turno del G8, prima in una telefonata con il premier turco Erdogan e poi con il presidente di turno della Ue, il Ceco Topolanek. Ma anche le imminenti elezioni in Sardegna dove il Cavaliere è pronto a impegnarsi in prima persona sul territorio per cercare di bissare il risultato abruzzese, strappando la Regione al centrosinistra.
Ma certo il 'rumore' che fa la Lega è arrivato anche alle orecchie di Berlusconi. Che, per la verità, da un po' di tempo sarebbe infastidito dall'attivismo dell'alleato, già abbondantemente rassicurato - sottolineano ancora dallo staff del premier - sulle sorti del federalismo fiscale. Rassicurazioni che il Cavaliere è pronto a ripetere al Senatur anche nell'incontro di mercoledì. Meno semplice sarebbe invece il nodo Malpensa.
D'altra parte Berlusconi si trova a fronteggiare un pressing che arriva anche da pezzi del suo partito, a cominciare dal sindaco Letizia Moratti e dal presidente della Regione Roberto Formigoni, che suonano quelle sirene del nord a rischio a cui il premier è peraltro sensibile. Berlusconi tuttavia sarebbe orientato a non intervenire sulla Cai, anche se una via d'uscita si potrebbe trovare sul fronte della liberalizzazione degli slot.
D'altra parte, nello staff del premier sono certi che l'attivismo della Lega sia legato alle imminenti elezioni europee. Lo stesso Silvio Berlusconi in pubblico continua a dire che con Bossi i rapporti sono eccellenti e in privato si mostrerebbe convinto di poter superare l'empasse che si è creata con l'alleato. D'altra parte nella discussione potrebbero rientrare anche le poltrone per i governi regionali, quelli del Nord in primis, tanto cari alla Lega. Argomento che potrebbe essere utilizzato anche per placare lo stop all'allargamento della squadra dei ministri. Ma su questo punto Berlusconi non dovrà vedersela solo con Bossi e con An che già con Maurizio Gasparri ha detto chiaro e tondo che questo riaprirebbe l'intera partita delle poltrone. Contro la promozione dei due sottosegretari a ministri, infatti, ci sarebbe anche buona parte di Forza Italia preoccupata che questo rimetta in discussione tutti gli equilibri (e i privilegi) finora trovati
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