Sisme, la trattativa si complica
I sindacati «No ai 226 esuberi»

In vista del tavolo di martedì che dovrà fare chiarezza sulla situazione dell’azienda di Olgiate i sindacati replicano al direttore del personale

«Se nei prossimi giorni la mobilità sarà aperta non per 50 persone ma per 226, considereremo questo l’ennesimo atto di rottura da parte dell’azienda e, come Fiom, siamo pronti a rivedere la disponibilità sulla mobilità volontaria di 40-50 lavoratori prima di accedere alla solidarietà che, per senso di responsabilità, abbiamo dato al ministero».

Così Dario Campostori della Fiom Cgil alla luce delle dichiarazioni del direttore del personale della Sisme Sergio Luculli.

L’intenzione dell’azienda

Luculli, nonostante le aperture del ministero sulla concessione del quarto anno di solidarietà, ha confermato in via cautelativa l’intenzione di aprire la mobilità per 226 lavoratori su 494, prospettando un riassorbimento dell’esubero di 50 persone, non prima del 2016.

«Consideriamo i 50 posti recuperabili nel triennio un punto di partenza – aggiunge Campostori – Abbiamo contestato l’eccessivo numero di esuberi, di cui l’azienda non si è assunta le responsabilità.

«A fronte del fatto nuovo del quarto anno, che il ministero ha confermato possibile, l’azienda non dà nulla di più del recupero che già aveva messo nel conto. È una posizione grave e sbagliata».

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