Svizzera troppo cara
E il politico ticinese
viene a vivere in Italia

Consigliere comunale di Lugano con le valige: «In Ticino è diventato impossibile comprarsi una casa. Per realizzare questo sogno bisogna venire in Italia»

“Ciao ciao Canton Ticino, vado a vivere in Italia”. Suona più o meno così la provocazione lanciata negli ultimi giorni da Giovanni Albertini, voce autorevole del Consiglio comunale di Lugano in quota Ppd (Partito Popolare Democratico), anima dell’Associazione “Ticino&Lavoro” e un lavoro a tempo pieno come fisioterapista all’ospedale Civico di Lugano.

«Sto valutando e prendendo in maniera seria la questione di fare il frontaliere al contrario - scrive Albertini in un lungo post, molto commentato, pubblicato su facebook - Ciò significa che continuerò a lavorare in Ticino, ma andrò a vivere in Italia! Affitti, caro vita, cassa malati in continuo aumento, assicurazioni, imposte che aumentano per il ceto medio sgravando così il ceto alto, l’impossibilità di acquistare un’abitazione perché costa in modo assurdo mi portano a valutare questa alternativa».

Interpellato sull’argomento, Albertini conferma aggiungendo che «fa riflettere che in Ticino pochissimi di noi potranno realizzare il sogno di una casa di proprietà. Dunque, trasferirsi appena dopo il confine con l’Italia per realizzare questo sogno potrebbe diventare una necessità».

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