Tax free smart
I negozi di Como
come un duty free

Nuovo sistema in vigore dall’1 settembre, più agevole il recupero dell’Iva per gli svizzeri. «Per le imprese è un’opportunità». E si fa largo Stamp, la app che semplifica lo shopping

Dal primo settembre cambiano gli acquisti tax free. Mancano pochi giorni all’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria per vendere e comprare prodotti in Italia senza il pagamento dell’Iva per acquisti di beni superiori a 154,94 euro.

In sostanza, per lo shopping effettuato in Italia da chi vive nei Paesi extra-Ue, dal primo settembre varrà una nuova procedura che prevede l’emissione di una fattura elettronica da parte del commerciante e il controllo della documentazione, attraverso un canale digitale, da parte dei funzionari in dogana.

Il tutto, attraverso il sistema Otello 2.0 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’obbligo di fatturazione elettronica per gli acquisti tax free, che evitano il pagamento della doppia tassa nel Paese in cui si compra e in quello di residenza dell’acquirente, chiama in causa il nostro territorio, con, in particolare, lo shopping della vicina Svizzera. E di fatto funzionerà come un vero e proprio incentivo per i frontalieri dello shopping avvicinando i negozi italiani ai benefici dei duty free aeroportuali.

«È un modo di recuperare l’Iva al passo con i tempi – spiega Graziano Monetti, direttore di Confcommercio Como –. Dopo un primo momento di adattamento, il commerciante troverà certamente il modo per renderlo un canale di fidelizzazione verso il cliente, in un’area importante come la nostra. Certo è che, come tutti i cambiamenti, queste operazioni richiedono preparazione, aggiornamento e adeguamento dei sistemi informatici del negozio, comportando qualche complicazione, preoccupazione e un periodo di assestamento». Complicazioni rispetto alle quali Confcommercio è pronta a dare una mano ai commercianti: «Siamo pronti a dare risposte e aiuto in questo momento di svolta verso il digitale – prosegue Monetti –, un mondo che presenta molte comodità, ma anche difficoltà». Con la nuova procedura, andrà a cadere il modello utilizzato fino a questo momento, con fatture cartacee e timbro apposto dalla dogana, per una modalità di trasmissione dell’informazione totalmente telematica che, nei piani, renderà più agile e tracciabile la procedura, con effetti positivi su imprese e clientela.

Se il processo si appoggerà sul servizio Otello 2.0, sarà possibile utilizzare altri software per rendere il processo più semplice. Come Stamp, startup che ha scommesso sul nuovo corso pensando a un software per negozi e clienti e che, nel nostro territorio, ha trovato terreno fertile: «Stiamo lavorando molto a Como – spiega Stefano Fontolan, co-founder di Stamp –. Abbiamo negozi che, già da maggio, usano il nostro sistema, che è integrato alla fatturazione elettronica, con un feedback molto positivo in un’area dove il tax free è molto usato grazie allo status di località turistica di lusso e alla vicinanza con la Svizzera».

L’idea di Stamp, che rende la procedura più semplice per il commerciante, rivolgendosi anche al cliente, è quella di «aumentare l’attrattività del luogo verso una determinata clientela», prosegue Fontolan, permettendo, grazie alla procedura digitale, «l’esenzione dell’Iva all’acquisto», con l’obiettivo di «portare il modello dei duty free dell’aeroporto in città».

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