Ticino, un 2015 stabile
«Pochi i tagli di personale»

La Camera di commercio ticinese nella congiuntura individua una buona capacità di reazione delle aziende anche alle decisioni sul cambio

Un 2015 che le aziende ticinesi hanno saputo “domare”. E ora le aspettative del 2016 sono leggermente migliori.

L’economia ticinese ha ben affrontato lo scossone del super franco. E anche sul fronte dell’occupazione si è registrata una certa stabilità. Di fronte al 20% delle imprese che hanno tagliato il personale (una su cinque), c’è una quota simile che l’ha addirittura aumentato.

È la fotografia congiunturale della Camera di commercio del Ticino. Che dà questo verdetto, ovvero un rallentamento ma non pesante, grazie alla «capacità di reazione delle aziende».

Entrando nei dettagli, «l’andamento degli affari nel 2015 è stato giudicato di segno positivo (da soddisfacente a buono) dal 65% delle imprese, meno di quanto previsto a fine 2014 , per gli ovvi motivi legati alla decisione della Banca nazionale svizzera dello scorso 15 gennaio 2015». L’anno precedente il giudizio positivo era venuto dal 76% delle imprese.

Come si preannunciava, c’è una stabilità dal punto di vista occupazionale: ricordiamo che ci sono più di 61mila frontalieri all’interno della manodopera in Ticino, di cui oltre 24mila comaschi. L’intervento di riduzione sul personale - dove è avvenuto - è stato l’estrema ratio. Nel 2016 il 75% delle aziende prevede stabilità.

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