Verso il Green pass
Modalità operative
ancora da chiarire

Diversi punti incerti in attesa delle linee guida e ben duecento imprese al webinar di Confcommercio. Monetti: «La privacy è uno degli aspetti più complessi»

Come avviene la verifica del Green pass? Quali sono le sanzioni che potrebbero scattare per i datori di lavoro e per i dipendenti?

A queste e a molte altre domande riguardo al tema Green pass e luoghi di lavoro ha cercato di rispondere Confcommercio Como durante il seminario che si è svolto ieri, nel corso del quale sono stati trattati i principali aspetti normativi per la gestione dei rapporti di lavoro, riservando una particolare attenzione ai quesiti segnalati dalle attività associate.

La pubblicazione

Il 21 settembre 2021 è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. n. 127 che ha esteso l’obbligo della certificazione verde Covid-19 ai luoghi di lavoro privati e pubblici. Chiunque svolga un’attività lavorativa nel settore privato dal 15 ottobre 2021 al 31 dicembre 2021, termine attualmente previsto per la cessazione dello stato di emergenza, è obbligato a possedere ed esibire su richiesta il Green pass per poter accedere ai luoghi dove è svolta l’attività. Inoltre, sempre entro il 15 ottobre, i datori di lavoro dovranno definire le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, da effettuare prioritariamente, quando possibile, al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro, e individuare con atto formale il soggetto deputato a tale controllo.

La partecipazione all’iniziativa di Confcommercio è stata davvero numerosa: presso la sede di via Ballarini, nel rispetto dei protocolli Covid-19, si sono ritrovate circa 60 persone, mentre online, dalla piattaforma Google meet, si sono collegati oltre 130 associati, da titolari di negozi, di aziende e piccole e medie imprese.

Tutto ciò a testimonianza di come l’argomento sia attuale e sollevi tra i diretti interessati ancora molti dubbi e perplessità.

I lavori sono stati aperti dal presidente di Confcommercio Como, Giovanni Ciceri, che ha sottolineato come l’associazione, anche durante la fase emergenziale, non abbia mai fatto mancare il suo supporto agli associati, offrendo loro sostegno e attivandosi per fornire delle risposte quando regnava l’incertezza.

Proprio Confcommercio per prima ha redatto anche un protocollo per la riapertura in sicurezza delle attività, tra cui bar e ristoranti. E anche in questa nuova fase, Confcommercio ha voluto fornire un aiuto alle imprese del territorio. «Moltissimi sono i dubbi e i quesiti che ci sono stati posti dagli associati – ha affermato il direttore di Confcommercio Como, Graziano Monetti - Per questo abbiamo organizzato il seminario durante il quale abbiamo cercato di approfondire tutti gli aspetti normativi legati al rapporto di lavoro e alla privacy. Il decreto infatti impatta fortemente con il problema della tutela della privacy e la sua applicazione rischia di creare delle difficoltà nella gestione dei rapporti tra datore di lavoro e dipendente. Non possiamo infatti dimenticare che tutti gli oneri gravano ancora una volta sulle spalle delle imprese, sia in materia di costi che di organizzazione».

L’obiettivo

Obiettivo dell’incontro, come ribadito dal direttore Monetti, è stato perciò quello di fornire informazioni corrette a datori di lavoro e dipendenti, essendo ad oggi disponibili solo le linee guida che riguardano il settore pubblico, mentre mancano ancora quelle per il privato. Nel corso della mattinata sono stati messi a disposizione anche una serie di materiali che potranno essere utili all’azienda: il modello per delegare le funzioni di verificatore del Green pass dei lavoratori e il modello di informativa per i lavoratori e collaboratori.

Al seminario hanno partecipato anche Felice Frigerio, responsabile dell’area sindacale di Confcommercio Como e Massimo Bruno, consulente per la privacy.

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