Vertice Italia-Svizzera
A primavera la svolta
sulle tasse dei frontalieri

Frontalieri, accesso ai servizi finanziari, situazione di Campione d’Italia, migranti e rapporti con l’Europa sono stati i temi al centro di un incontro a Lugano tra il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e Ignazio Cassis

Frontalieri, accesso ai servizi finanziari, situazione di Campione d’Italia, migranti e rapporti con l’Europa sono stati i temi al centro di un incontro a Lugano tra il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri della Svizzera.

«È stata una giornata importante - ha detto Moavero - fra due nazioni vicine geograficamente e storicamente. Tra Italia e Svizzera c’è una sinergia reale e potenziale che non possiamo che coltivare».

Sui migranti, Moavero ha ricordato che tra i due paesi «c’è un’ottima collaborazione» e «tutti coloro che sono entrati irregolarmente in Svizzera dall’Italia sono poi stati ripresi in Italia», mentre per quanto riguarda la situazione debitoria di Campione d’Italia nei confronti del Comune di Lugano e del Canton Ticino Moavero ha ricordato che l’Italia ha sempre onorato i propri debiti e lo farà anche questa volta».

«Entro la primavera» il governo italiano chiarirà la sua posizione sull’accordo sul nuovo sistema di tassazione per i frontalieri tra Italia e Svizzera, bloccato dal 2015. È quanto ha assicurato il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi a Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri della Svizzera.

È stato questo uno dei temi trattati nel corso di un incontro a Lugano: «E’ una questione delicata che dev’essere sufficientemente metabolizzata - ha detto Moavero Milanesi - con una valutazione di tipo amministrativo e una di tipo politico.

Sono necessari tempi che possono apparire lunghi ma la primavera non è lontana».

«Dal 2015 aspettiamo la firma dell’Italia - ha ricordato Cassis - abbiamo avuto conferma che al più tardi in primavera l’Italia ci darà una risposta chiara ed è importante per noi avere un sì o un no per passare da un clima di attesa a uno di costruzione».

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