Villa d’Este, i 150 anni. Piano di investimenti in tre nuove mete top

Hospitality Il Gruppo controllato dalla famiglia Fontana sta puntando Roma, Venezia e la Costiera Amalfitana. Nessuna cessione, l’ultima offerta di un miliardo di euro

Villa d’Este inaugura con una magica serata il calendario di festeggiamenti per le 150 stagioni del cinque stelle di Cernobbio. La celebrazione dell’anniversario continuerà con cene di gala e sorprese fino a Natale e Capodanno.

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La stagione 2022 è iniziata con un’altra grande novità: l’arrivo di Davide Bertilaccio, nuovo amministratore gelegato del Gruppo “Villa d’Este Hotels”. «Per me è un privilegio essere a capo di una delle proprietà più iconiche a livello globale» così si è presentato il nuovo manager sbarcando sul Lario «Il mio obiettivo per Villa d’Este? Mantenerne il Dna proiettandola verso il futuro, con una ricerca e un’offerta attenta di esperienze emozionali per i nostri ospiti, molti dei quali clienti da tanti anni».

Adesso Bertilaccio svela una ben più ambiziosa strategia, basata sull’ interesse del Gruppo ad espandersi in mete di culto come Venezia, Roma e la Costiera Amalfitana.

La campagna acquisti era già iniziata con l’accorpamento di Villa Belinzaghi. Lo scorso aprile Giuseppe Fontana, presidente del Gruppo Villa d’Este, e il nuovo Ad avevano aperto il cancello che in passato dava accesso alla prestigiosa dimora inserita nel complesso alberghiero: un gesto simbolico, immortalato dal nostro giornale. I numeri dell’operazione non sono stati mai resi noti. Si sa invece che le trattative sono state lunghe, per poi imboccare una via precisa e andare a buon fine.

«Villa Belinzaghi rappresenta un importante caposaldo della nostra strategia di investimento - aveva anticipato Giuseppe Fontana - si tratta di un patrimonio immobiliare importante, un’aggiunta fondamentale alla nostra offerta. Potremo disporre di una location esclusiva in grado di ospitare eventi privati come matrimoni, e non solo, garantendo la massima privacy». «Questa acquisizione costituisce sicuramente motivo d’orgoglio per noi. È un pezzo di storia che si ricongiunge a quella dell’hotel ed è estremamente importante nell’ottica dei piani di sviluppo, nonché del mantenimento della nostra eredità proiettandoci nel futuro» aveva aggiunto Davide Bertilaccio.

La proprietà

Villa Belinzaghi, in stile neoclassico e disposta su tre piani, ha una superficie utile di 2.500 metri quadri con annesso parco di 8.000 metri quadri. Più serra, darsena e pontile. Bertilaccio ha fatto sapere che i lavori partiranno entro 12-18 mesi e l’investimento previsto supera i 20 milioni di euro. Il secondo passo, a livello locale, dovrebbe essere l’acquisizione di Villa Schettino e della sua portineria, quest’ultima un tempo pertinenza di Villa Belinzaghi. Un altro gioiello andrebbe così ad aggiungersi al Gruppo lariano che già conta Villa La Massa in Toscana e due quattro stelle Palace Hotel e Hotel Barchetta Excelsior nel centro di Como. La famiglia Fontana, azionista di maggioranza, conferma ancora una volta di non essere interessata a cedere la proprietà nonostante le continue manifestazioni d’interesse da parte di grandi investitori. L’ultimo, secondo rumors, era pronto a staccare un assegno di un miliardo di euro.

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