Il mondo è immerso
nella grazia del Risorto

Questa è la grande certezza che proclamiamo nella Pasqua: la stessa pienezza di luce, di verità e di pace, frutto della morte e risurrezione del Signore risorto, attraversa i secoli, fino a irrompere nel mondo di oggi, dove è ancora in atto la grande battaglia (e lo sarà fino alla fine dei secoli!) tra l’amore e l’odio, la verità e la menzogna, l’egoismo personale e di gruppo contro la solidarietà e la pratica della fraternità.

Non è facile credere che la risurrezione del Signore si sviluppi e continui a recare i suoi frutti ancora oggi, visto che la storia continua ad essere sfigurata dal peccato e dalla morte, a tal punto che molti si mostrano scoraggiati e perplessi, constatando una apparente recessione del bene.

Eppure noi siamo aperti alla speranza che al male, all’odio, alle divisioni, che tuttora sussistono nel nostro mondo inquieto, è posto un limite. Non sono essi i vincitori assoluti e nemmeno quanti coltivano quella “cultura di morte”, che si manifesta attraverso le numerose perversità, frutto di un cuore malato e schiavo del male.

Lo conferma l’esempio dei Santi di tutti i tempi, anche “quelli della porta accanto”, che noi abbiamo conosciuto e ammirato, testimoni di un modo diverso di vivere e di operare il bene verso tutti, perfino nei confronti di coloro da cui hanno ricevuto ostilità.

La vittoria di Cristo sulla morte e su tutte le “strutture di peccato” è assicurata: a noi riconoscerla attraverso le diverse modalità con le quali si manifesta e gioirne.

Il bene fruttifica ancora e si espande ad ampio raggio, ovunque nel mondo, anche se si presenta, come è sua natura, attraverso le forme deboli dell’amore, poco appariscenti, tanto da essere difficilmente percepibili da chi non ha occhi semplici per poterli riconoscere.

Il bene, infatti, non ha bisogno di spettacolarità, né di propaganda: non si impone, ma cresce a dismisura e si sviluppa in modalità semplici e a volte inedite, tanto che possiamo affermare con gioia che tutto il mondo è avvolto dalla grazia del Risorto. Ancora oggi il Signore Gesù, con il dono dello Spirito, guida i figli di Dio alla libertà e quindi annulla tutte le resistenze all’amore, alla verità, alla pace, fino a sciogliere i legami che ancora fanno parte della nostra fragile umanità, a partire dalle durezze di cuore, dalle divisioni, dai frequenti dissidi che ostacolano un incontro pacificato con i fratelli e le sorelle che vivono accanto a noi.

L’augurio che allora rivolgo a tutti i membri della nostra Chiesa è che noi stessi non solo riconosciamo il bene che si sviluppa accanto a noi, ma che ne diventiamo tenaci diffusori. In questo modo, mentre siamo invitati a lottare contro tutte le forze di morte, che penetrano con tanta violenza non solo la nostra vita personale, ma anche la vita collettiva, diveniamo testimoni del Risorto. Invasi dalla forza e dalla gioia della risurrezione, diveniamo nello stesso tempo trasmettitori dei doni di Colui che, avendoci amato sino alla fine, gode e diffonde la pienezza di vita che il Padre gli ha donato e che vuole condividere con tutti noi, suoi discepoli, per la vita del mondo.

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