Annone, il crollo del ponte
Miracolato di Albavilla si sfila

Verso il risarcimento dei danni per la tragedia del 28 ottobre 2016

Il processo per il crollo del ponte di Annone potrebbe perdere una delle parti civili. L’avvocato Claudia Canali del Foro di Como che rappresenta Paolo Giacalone, all’epoca dei fatti residente ad Albavilla, automobilista coinvolto, seppur marginalmente, nella tragedia, ha infatti annunciato l’intenzione di “sfilarsi” dal dibattimento non appena si concluderanno gli accordi con i responsabili civili per il risarcimento dei danni. Quel pomeriggio del 28 ottobre 2016, Giacalone (ora vive di fatto a Genova), stava viaggiando a bordo della sua auto da Cesana Brianza verso Oggiono quando, al momento di transitare sul ponte, la strada gli era crollata davanti agli occhi, con l’auto rimasta in bilico sul baratro. «Stiamo definendo un accordo con l’assicurazione di Anas, che si sta facendo portavoce delle compagnie degli altri interessati – ha spiegato l’avvocato Canali - Credo che chiuderemo la trattativa nel giro di qualche settimana, quindi alla prossima udienza del 22 marzo potrei già ritirare la costituzione di parte civile. Ci sono posizioni ben più “pesanti”, rispetto a quella del mio assistito, che non ha riportato fortunatamente danni fisici. Un trauma emotivo sicuramente, visto che è stato inerme spettatore della tragedia, conscio di essere scampato al peggio per un soffio. Ma, se si trova la quadra, e mi pare che così stia avvenendo, è giusto “sfilarsi” dal processo penale e lasciare che la giustizia faccia il suo corso».

(A. Cri.)

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