È stato il vigile di Merone per quasi quarant’anni: vinto dal male in un mese

Dolore Choc per la scomparsa di Serafino Fumagalli

Serafino in paese era sinonimo di vigile, ma alla mente tornava anche la figura di una persona sempre disponibile e dalla grande simpatia.

È scomparso nella giornata lunedì 13 marzo Serafino Fumagalli per 38 anni vigile in paese, per Merone la perdita dell’ex agente è stata uno choc. Fumagalli è stato vinto nel giro di poco più di un mese da una malattia fulminea che non gli ha concesso scampo.

Era in pensione da metà da inizio agosto 2019 e fino a poche settimane fa era sempre impegnato come volontario. Il funerale è stato fissato per mercoledì 15 marzo alle 10,30.

Dopo aver lavorato nel legno-arredo per alcuni anni Serafino ha partecipato al concorso per entrare nella polizia locale ad Erba dove è arrivato secondo in graduatoria, poi il tentativo a Merone e l’ingresso tra i dipendenti comunali. Prima della pensione era comandante nei tre paesi di Merone, Lurago d’Erba e Monguzzo dopo aver passato tutti i ruoli, da agente semplice fino appunto a comandante.

Dolore è stato espresso dall’ex sindaco Mario Redaelli: «La notizia della scomparsa è stata un fulmine al ciel sereno. Era una persona disponibile in qualsiasi orario e soprattutto gentile e attenta hai bisogni delle persone». L’ex sindaco è molto colpito da quanto accaduto: «Era un animo gentile, sempre disponibile nei confronti degli altri. È stata una gran perdita quando è andato in pensione e lo è ancora di più ora».

Il parroco don Marco Zanotti celebrerà il funerale e ricorda l’ex vigile come «un uomo di grande bontà e generosità, sempre disponibile in qualsiasi orario e in qualsiasi condizioni. Nativo di Cantù, ormai era un meronese da anni, al punto che aveva deciso di vivere a Rogeno per restare vicino al paese. Era sempre attento a cosa accadeva a Merone e in particolare a quanto accadeva in oratorio, era davvero vicino a noi e ai nostri ragazzi, chiedeva sempre se avevamo bisogno una mano e anche se gli dicevamo di no una scappata la faceva sempre: era uno del paese».

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