Erba, finti carabinieri derubano anziani
Spintonata una donna durante la fuga

«Hanno fatto un furto a casa vostra». Ma i ladri erano loro. È successo in via Leopardi. Spariti oro e due orologi

Si sono spacciati per carabinieri e hanno scortato una coppia di anziani all’interno della loro abitazione, lasciando intendere che poco prima la casa era stata visitata dai ladri. I ladri, in realtà, erano loro: nel corso della perlustrazione hanno intascato oro e orologi, poi si sono scappati dopo aver spintonato la signora. Quella che si può definire una “rapina impropria” è andata in scena giovedì 9 luglio in via Leopardi, tra il centro città e la frazione di Arcellasco. La vittima del furto è una coppia di anziani. A quanto risulta, tornando verso casa marito e moglie si sono imbattuti in due due uomini che si sono qualificati come carabinieri: uno dei due, per avvalorare la recita, indossava una maglietta dell’Arma. I finti militari hanno raccontato di essere lì a seguito della segnalazione di un furto avvenuto poco prima nella casa dei due signori e si sono offerti di accompagnarli nell’appartamento per verificare cosa fosse stato rubato. Nel corso della perlustrazione, hanno iniziato a rubare davvero: gioielli d’oro e alcuni orologi, il valore non è stato quantificato ma non si tratterebbe di oggetti particolarmente preziosi. A un certo punto la signora si è accorta del raggiro, ha reagito e li ha invitati ad andarsene. I ladri non se lo sono fatti ripetere e uscendo l’hanno spintonata, fortunatamente senza farle male. Di lì a poco, la coppia ha sporto denuncia ai carabinieri di Erba, che indagano sull’accaduto. Il triste gioco del “finto carabiniere” non è una novità. Nella seconda metà di giugno, due uomini - utilizzando lo stesso copione - misero a segno tre furti ravvicinati in centro a Como: due in via Monti, che hanno fruttato complessivamente 5.000 euro, e uno in via Petrarca, che ha fruttato 40mila euro tra contanti e gioielli. Pochi giorni prima, due anziani residenti in via Moro avevano sventato la truffa prima di far entrare in casa i finti carabinieri. Non è ovviamente da escludere che si tratti delle stesse persone, che hanno deciso di spostarsi a qualche chilometro da Como. Ma è anche possibile che la tecnica si stia diffondendo, un po’ come è capitato negli anni passati con la truffa dell’acqua sporca.

(Luca Meneghel)

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