Erba, respinto il progetto del tunnel
«Ma anche il cavalcavia è costoso»

Il Comune boccia l’idea dell’architetto Farano in vista della chiusura del passaggio a livello. Il sindaco: «Ferrovienord propone una sopraelevata, speriamo ci siano i fondi»

L’amministrazione comunale erbese “boccia” il tunnel dell’architetto Paolo Farano: per chiudere il passaggio a livello di corso 25 Aprile, conferma il sindaco Veronica Airoldi, l’ipotesi sul tavolo è quella di un sovrappasso.

Ma anche la sopraelevata potrebbe essere troppo costosa rispetto ai fondi disponibili. Lunedì i politici erbesi hanno discusso per ore di corso 25 Aprile e del passaggio a livello che provoca code interminabili. A tratti sono volati gli stracci, ma sono emersi due punti fermi: i sottopassaggi sono troppo costosi per le tasche degli erbesi; Ferrovienord sta pensando a un sovrappasso, ma anche in quel caso - sul fronte finanziario - c’è poco da stare sereni.

Il tema è stato sollevato da Farano, ex assessore e consigliere di “Erba prima di tutto”, con una mozione che contiene un progetto alternativo. «La prima volta che ho sentito parlare di un sovrappasso - dice l’architetto - mi sono stupito. In tutte le città - Roma, Napoli, Genova - si tendono a eliminare le sopraelevate, sono fuori dal tempo».

L’idea della sopraelevata è nata per un motivo semplice: il progetto originario di chiusura del passaggio a livello, che metteva d’accordo tutti e prevedeva la realizzazione di due sottopassaggi (uno carrabile e uno pedonale), è troppo costoso.

«Piuttosto che pensare all’alternativa di un sovrappasso - dice Farano - ho deciso di offrire alla città un mio progetto che prevede la realizzazione di un singolo tunnel, carrabile e pedonale, in corrispondenza delle sbarre sul corso».

Farano ha presentato il progetto e ha risposto ai rilievi tecnici degli altri consiglieri: «Rampe troppo ripide? Non è vero, sarebbe come la rampa che porta al secondo piano interrato del vicino supermercato Iperal. Ho consultato esperti di grande esperienza, costerebbe non più di due milioni e mezzo di euro».

Per il sindaco Airoldi sono comunque troppi soldi: «La Regione - ha ricordato - ha vincolato 4 milioni di euro all’opera. Se anche costasse 2,5 milioni di euro, bisognerebbe aggiungere altri 2,5 milioni di euro per lo spostamento dello scalo merci di Ferrovienord e altri milioni per adeguare tutta la viabilità alternativa, visto che lì sotto non potrebbero passare autobus, camion di grosse dimensioni, mezzi del soccorso».

Il primo cittadino è andato oltre. «La progettazione sarà di Ferrovienord, non del Comune.ìSiamo in attesa di un rendering, ma attenzione: anche in quel caso i costi complessivi potrebbero essere più alti delle disponibilità finanziarie attuali». Il cantiere non è certo dietro l’angolo.

(Luca Meneghel)

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