Erba, richiamo della Corte dei Conti
«Il Comune rientri dai debiti»

Dopo i controlli a campione di novembre sollecita rigore sul disavanzo di 2,4 milioni

A novembre l’assessore alle finanze Gianpaolo Corti l’aveva detto chiaramente: «La Corte dei Conti ci terrà sotto stretta osservazione» e così è stato.

La sezione regionale di controllo per la Lombardia, a seguito di una riunione fra nove magistrati contabili, ha deliberato in merito alla gestione finanziaria del Comune di Erba.

La Corte dei Conti apprezza alcune misure messe in campo per raddrizzare la barra, ma allo stesso tempo mette in guardia: bisogna abbattere il debito, ridurre il ricorso ai prestiti e scordarsi mutui per finanziare gli investimenti.

Tutto nasce da una lettera inviata lo scorso novembre dalla Corte dei Conti al Comune di Erba.

«I magistrati - spiegò l’assessore Corti - ci chiedono perché tra il 2015 e il 2017 abbiamo fatto ricorso all’anticipazione di cassa e ci invitano al rispetto dei parametri relativi all’indebitamento: i nostri uffici stanno preparando una risposta».

La risposta - preparata dal settore finanziario insieme ai revisori dei conti - è stata letta con attenzione dai magistrati contabili.

Se il bilancio erbese è ingessato e continuano a ripeterci che «non ci sono soldi», hanno spiegato i revisori dei conti, è a causa dell’eccessivo indebitamento che costa ogni anno 2,5 milioni di euro per le rate di ammortamento dei mutui, della difficoltà di riscuotere tributi e multe, del ritardo nell’arrivo di contributi pubblici.

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