Eupilio, ubriaco con la figlia di 4 anni
Patteggia dopo l’arresto al Lido

L’uomo è finito in manette per resistenza e lesioni ai carabinieri intervenuti

Talmente ubriaco da perdere i sensi, mentre la bimba di 4 anni corre per il Lido di Eupilio da sola mettendo in allarme un’addetta alla sicurezza dei bagnanti e una psicologa per i minori, che si trovava in riva al lago del Segrino per una giornata di relax. Un padre quarantenne di Dolzago (niente nomi, per tutelare la figlia) è stato arrestato domenica 9 agosto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale dopo che i carabinieri, domenica, sono intervenuti in seguito alla segnalazione per un probabile abbandono di minori. Nel pomeriggio, nel Lido accanto al Segrino, tra i tanti presenti vi è anche l’uomo con la figlia. Lui, però, è completamente ubriaco. Al punto da cadere addormentato, quasi svenuto, a causa dell’eccesso di alcol (ancora lunedì 10 agosto, in Tribunale, si è presentato in condizioni decisamente precarie a causa dei postumi della sbornia). La bimba, di appena 4 anni, si è ritrovata così di fatto da sola a decidere se tuffarsi nel lago o andare a giocare. Vedendo la piccola correre verso il Segrino, un’addetta alla sicurezza dei bagnanti del lido è intervenuta. A darle manforte una psicologa di Milano, che lavora proprio in una comunità per minori. Le due donne non hanno perso tempo e hanno contattato i carabinieri. Al loro arrivo i militari hanno trovato da un lato l’uomo in stato di semi-coscienza, dall’altro il problema di affidare la bimba a un famigliare (visto che piccola si trovava affidata al padre, in quanto la madre - i due genitori sono separati - era via per alcuni giorni di ferie). Rintracciata comunque la mamma della piccola, i carabinieri sono riusciti ad affidare la bimba alle cure della nonna materna. Risolto un problema, è restato quello di invitare il padre a lasciare il lido. Una lunghissima trattativa, terminata con la necessità di condurre l’uomo in caserma per completare i verbali e gli atti del caso, anche alla luce di una possibile segnalazione al Tribunale per i minori. A questo punto, però, l’uomo ha reagito con violenza e si è scagliato contro i carabinieri. Quindi è stato immobilizzato e arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, nonché denunciato per possesso ingiustificato di un coltellino. Comparso in aula per il direttissimo, difeso dall’avvocato Fabio Ansideri, l’uomo ha patteggiato 3 mesi e 10 giorni con la condizionale, che il giudice ha voluto subordinare a 60 ore di lavori socialmente utili in un’associazione di soccorso così da poter monitorare il vizio dell’alcol. La Procura ha inoltre segnalato il caso ai giudici dei minori.

(P. Mor.

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