Gas e luce, risparmiare sulla bolletta. La messa feriale si sposta in oratorio

Lurago d’Erba Stop a San Giovanni e alla Careggia. L’esperimento partirà lunedì

Il risparmio, come atto di parsimonia, diventa anche esempio per gli altri e per i fedeli in un momento di forte crisi energetica, legata ai prezzi alle stelle per il gas e per l’elettricità. Il prevosto, don Carlo Leo, ha quindi deciso di spostare le messe feriali infrasettimanali dalla prepositurale alla piccola cappella che si trova all’interno dell’oratorio di via Manzoni. I fedeli, che solitamente erano abituati ad andare alla messa e alle funzioni religiose nella chiesa maggiore prepositurale, dedicata a San Giovanni evangelista, oppure nella chiesa sussidiaria di Santo Stefano, nella frazione della Careggia, dovranno andare, nei mesi di novembre e dicembre, in oratorio.

Una scelta comprensibile nell’ottica del risparmio energetico: la crisi, conseguenza delle turbolenze internazionali e della guerra in corso in Ucraina, impone delle scelte di riduzione degli sprechi e di risparmio. La cappellina in oratorio è certamente molto più piccola della chiesa prepositurale e di quella di Santo Stefano: è più facile quindi da illuminare e riscaldare riducendo notevolmente i costi. Il prevosto ha quindi deciso di rispolverare quello che parzialmente era stato fatto in tempo di pandemia, quando le chiese erano chiuse ai fedeli: don Carlo aveva già celebrato alcune funzioni in oratorio, con diretta online, nella fase più acuta della pandemia.

Ora i fedeli potranno partecipare, ma la crisi energetica impone ancora soluzioni emergenziali e ad experimentum. «Per concentrare il più possibile i tempi e i luoghi utilizzati per le attività pastorali della parrocchia in modo da poter risparmiare sulle ingenti spese di elettricità e riscaldamento – ha spiegato il prevosto ai fedeli - in via sperimentale, a partire da lunedì 7 novembre e fino a Natale, la santa messa feriale (da lunedì a venerdì) sarà celebrata nella cappella dell’oratorio ogni giorno alle 08.30 del mattino». Non cambia nulla per le messe festive, quando ovviamente l’affluenza è maggiore. Rimane così sospesa anche la messa feriale pomeridiana delle 18. Tutto viene fatto alla mattina. Le intenzioni delle messe per i defunti già annotate saranno dunque celebrate al mattino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA