Infarto fatale mentre passeggia
Telefonini in tilt, l’allarme tarda

EupilioTragedia al lago del Segrino, la vittima di 74 anni abitava a Como

Scarsa copertura e difficoltà nelle comunicazioni, l’impegno dei passanti

Il cellulare che non “prende” ha reso difficile la comunicazione con i soccorritori per tentare di salvare un uomo colpito da infarto sulla passeggiata attorno al lago del Segrino.

Una tragedia ha visto come scenario ieri il piccolo lago in territorio di Eupilio, precisamente in via Panigatti a pochi passi dalla ferramenta. Un uomo di 74 anni di Como, Vittorio Ferraresi, è stato stroncato da un infarto ed è morto, nonostante il prodigarsi dei passanti, sul piccolo lembo di asfalto.

Purtroppo la scarsa copertura del segnale per i telefoni cellulari - un problema ben noto e ancora irrisolto - non ha di certo agevolato un rapido soccorso.

Attorno alle 12,30 l’uomo stava camminando quando si è improvvisamente accasciato al suolo. Capita la gravità, i passanti l’hanno subito soccorso: «Quando sono arrivato c’erano marito e moglie che lo stavano soccorrendo – spiega uno dei presenti - L’uomo gli stava praticando il massaggio cardiaco mentre la moglie cercava di chiamare i soccorsi ma purtroppo, con il poco campo telefonico, faticava a farsi intendere e la comunicazione proseguiva a tratti. A un certo punto l’uomo ci ha chiesto il cambio, e un mio amico, ha continuato a praticare il massaggio cardiaco». Intanto si attendeva l’intervento delle ambulanze.

«Ho attivato l’applicazione dell’Areu che ho sul cellulare per segnalare la località e anche la donna è riuscita a segnalare il posto alla centrale operativa. Però già da diversi minuti quel poveretto non rispondeva al massaggio». Sul posto sono arrivati gli uomini del Lariosoccorso di Erba con l’automedica che hanno provato a rianimare il pensionato con il defibrillatore.

Pochi istanti

Pochi minuti sono trascorsi tra la prima chiamata e l’arrivo dei soccorsi ma le difficoltà di comunicazione possono rivelarsi decisive quando tra la vita e la morte è una questione di pochi, fondamentali istanti.

D’altra parte è nota l’insufficiente copertura del segnale per la telefonia mobile in tutte le strade attorno al lago. «Il problema era il solito per il Segrino, c’è pochissimo campo per i cellulari, quindi la comunicazione con i soccorritori proseguiva a spizzichi e bocconi. Già in certe situazioni si fatica ad intendersi considerando l’agitazione, dalla centrale operativa chiedevano la nostra posizione ma purtroppo nessuno di noi conosceva il nome della via. È stata una telefonata davvero poco fortunata».

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