La rivincita del generale di Caporetto
Sconfitto il sindaco, “via Cadorna” resta

ProserpioI cittadini hanno deciso a grande maggioranza di mantenere il nome della strada

Dalla disfatta di Caporetto alla vittoria di Proserpio. Che non è esattamente la stessa cosa ma della quale ci si può accontentare... Nessuno rimuoverà la targa della strada che ne tramanda la memoria ai posteri.

Sono passati oltre cento anni dalla dodicesima battaglia sull’Isonzo che portò alla sostituzione di Luigi Cadorna con Armando Diaz e nella piccola Proserpio il “generalissimo” che condusse le truppe italiane nella Prima guerra mondiale si prende un piccola vittoria post mortem. Il sindaco Giulio Nava ha infatti interpellato i suoi concittadini attraverso un referendum in cui proponeva di sostituire il nome di Luigi Cadorna in una via del centro con quello di Luigi Paredi.

Da una parte il generale che molti storici ritengono colpevole di ingenti perdite tra i militari italiani (oltre che di una tattica di guerra non propriamente esemplare anche nei confronti degli stessi soldati), dall’altra un autiere di Proserpio, Luigi Paredi, morto quando non aveva ancora trent’anni in un atto di eroismo e insignito della medaglia d’argento al valore.

Proserpio ha votato compatto per mantenere “via Cadorna”, su 56 votanti ben 45 si sono espressi contro il cambio di denominazione. Il motivo principale della decisione dei residenti ha poco a vedere con le famose e sanguinose “spallate”, offensive frontali, per cui era noto Cadorna ma è legato, assai più prosaicamente, alla necessità di conservare il medesimo indirizzo sui documenti.

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