Magreglio, venduto il “Ghisallino”
Il ristorante diventa sudafricano

Anche Bartali e Merckx nel noto locale da 400 posti vicino a santuario e museo. A buon fine la terza asta del Tribunale di Como

Il ristorante Ghisallino passa in mani sudafricane. Il noto locale è stato venduto a poco più di 500mila euro dal Tribunale di Como al termine di un’asta giudiziaria, la terza bandita per trovare un’acquirente al ristorante che si trova nelle vicinanze di santuario e museo del Ghisallo, sul colle più amato dai ciclisti.

La società che si è aggiudicata l’attività è italiana ma fa capo ad un sudafricano; la speranza è il che ristorante, punto di riferimento per il mondo delle biciclette, ritorni a funzionare il più presto possibile. Si tratta di una struttura risalente al 1947 con quasi 400 posti a sedere.

Il locale negli anni ha ospitato i nomi più importante del ciclismo nazione e internazionale. Da qui sono passati, per un pranzo o anche solo per un caffè, personaggi come Gino Bartali, Eddy Merckx, Paolo Bettini, Johan Museeuw, ma l’elenco è davvero interminabile.

Il sindaco di Magreglio Danilo Bianchi per ora non ha avuto contatti con la nuova proprietà anche perché devono essere ancora completate le formalità burocratiche.

«Speriamo ci sia la seria intenzione di riaprire perché per il paese il Ghisallino è un punto di riferimento» racconta Bianchi.

Voci verificate e confermate, l’azienda aggiudicataria è italiana con a capo un sudafricano, l’aggiudicazione di poco superiore ai 500mila euro fissati come offerta minima per la partecipazione.

Il delegato alla vendita e custode per il Tribunale di Como è l’avvocato Alessandro Figini: «L’immobile è stato acquistato dall’unico offerente, la società è italiana ma il referente è straniero. Non posso dire altro perché stiamo completando le ultime formalità burocratiche. Siamo soddisfatti dell’esito».

(Giovanni Cristiani)

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