Merone, la scomparsa di Montandon
Era la Cementeria prima della Holcim

L’ultimo amministratore delegato della famiglia fondatrice dell’impero è morto a 85 a Lugano. «Persona raffinata e di nobili sentimenti»

Quando la Cementeria era “la mamma”, lui era inevitabilmente “il papà”. Davvero un’altra epoca quella in cui la Cementeria di Merone è cresciuta fino a occupare 400 dipendenti ai quali dava una casa e anche un centro sportivo con piscina. Per questo la scomparsa di Giorgio Montandon, 85 anni, avvenuta a Lugano farà fare agli ex lavoratori della Cementeria un salto indietro di trent’anni. Montandon è stato l’ultimo della famiglia fondatrice dell’azienda a guidare la Cementeria e a seguire il passaggio di proprietà - a metà degli anni Novanta - al gruppo HolcimFu lui come amministratore delegato a guidare negli ultimi quindici anni circa l’azienda e gestire la cessione al gruppo Holcim. L’ingegnere è morto per un male incurabile aggravato dal Covid per cui è ricoverata anche la moglie. Con lui finisce un’era, quella della gestione familiare del colosso di Merone. «Giorgio Montandon era una persona raffinata e di nobili sentimenti – spiega Milly Pozzi, moglie di Giorgio Pozzi, primo cugino dell’ingegnere - Era gentilissimo e di incredibile disponibilità, non ho mai visto un suo scatto d’ira. Una persona splendida che ha condotto la cementeria per una quindicina di anni, dagli Ottanta fino al 1996 quando ci fu la cessione ad Holcim».

Una cementeria, ricorda la signora Pozzi, che era davvero un punto di riferimento per il territorio: «Erano bei tempi, i proprietari giocavano a tennis con i dipendenti, erano tornei organizzati a scopo ricreativo. Ma attorno alla cementeria c’era la piscina e il centro sportivo. C’erano anche aiuti ad altre realtà del territorio come l’ospedale e l’asilo. In molti ormai non si ricordano di quegli anni, ma anche recentemente mi hanno fermata per ricordarmi le cose belle di quel periodo». «La famiglia si era impegnata in Italia perché era alla ricerca di aree in cui ci fosse il materiale per il cemento prima a Monte Olimpino e poi a Merone. Nell’azienda lavorava tutta la famiglia, con il cemento Montandon è stato realizzato il traforo del Sempione. E per il recupero dell’Oasi di Baggero sono stati vinti dei premi a livello continentale». La Cementeria di Merone è nata nel 1928 proprio dalla famiglia svizzera Montandon che dopo aver creato un cementificio a Monte Olimpino nel 1899, uno dei primi in Italia con il nome Società fabbrica di cemento Portland Montandon & C, all’esaurirsi del filone ha deciso di spostarsi a Merone ingrandendosi. Già a Monte Olimpino comunque si era arrivati ad impiegare fino a 300 addetti, dopo lo spostamento a Merone l’azienda è arrivata ad impegnare massimo circa 400 dipendenti. E con la scomparsa di Giorgio Montandon finisce anche un’era.

(Giovanni Cristiani)

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