«Multa da duemila euro in piena crisi»
Protesta un imprenditore di Albese

Lo sfogo del titolare di un’azienda che aveva superato le soglie di rumore. Replica del sindaco: «La sanzione è dell’Arpa e comunque il pagamento è congelato»

È arrivata la classica busta verde con una sanzione di ben duemila euro nella cassetta della posta l’altro ieri, in un momento in cui è difficile lavorare: un’amara sorpresa per Salvatore Centineo, titolare della Polifil di Albese con Cassano, azienda di produzione di supporti per la filtrazione delle acque. Per lui una multa comunque ingente dopo un intervento da dodicimila euro per ridurre i livelli di rumorosità della ditta.

Il Comune spiega però che la pratica è aperta da ottobre e che il pagamento è comunque congelato per decreto. «Non discuto la multa, è giusta anche se non erano obbligati a darmela, non ne discuto neppure l’entità: quello che non riesco a sopportare e comprendere sono i tempi» spiega Centineo.

«Noi avevamo già comunicato che avremmo fatto un adeguamento da dodicimila euro, che infatti abbiamo portato avanti, quindi l’amministrazione poteva scegliere anche di non sanzionarci. Però hanno scelto di farlo e va bene, è giusto - sottolinea Centineo - eravamo comunque al di sopra dei valori previsti seppur di poco».

La visione del sindaco Carlo Ballabio è decisamente diversa: «La procedura è stata aperta ad ottobre e la sanzione arriva dall’Arpa, non dal Comune. Il ricorso è di dicembre, quindi tutta la procedura è precedente all’emergenza. Ora il decreto d’emergenza del governo congela la sanzione- il cui pagamento può comunque prendere avvio in 60 giorni e con dilazione in 30 rate: si parla di 66 euro al mese».

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