Sassi nella notte contro le abitazioni
Lanciati dal cavalcavia ferroviario

Giochi pericolosi Una pioggia di pietre è finita sulla proprietà di Giulio e Angelo Fusi a Merone. C’è chi raggiunge il viadotto per compiere bravate sapendo che in quelle ore i treni non circolano

Una pioggia di sassi lanciati da una ventina di metri d’altezza con danni ai tetti e il rischio di colpire i due anziani proprietari con conseguenze facilmente immaginabili.

Ha dell’incredibile quanto accade nella zona di Maglio a Merone dove un gruppo di persone, non si ha idea l’età ma potrebbero non essere ragazzini, percorre il viadotto della ferrovia e lancia le “boccette” della strada ferrata da una altezza di venti metri sulle case sottostanti. Un “gioco” decisamente pericoloso.

Negli anni ci sono state diverse segnalazioni, l’ultima è di qualche giorno fa e riguarda la proprietà di Giulio e Angelo Fusi la cui proprietà è stata colpita da una vera grandinata di sassi.

La testimonianza

«Il lancio delle pietre è avvenuto tra le 21 di venerdì e le 7 di sabato. Venerdì abbiamo chiuso e non c’erano segni, sabato abbiamo trovato le pietre conficcate nel terreno e i buchi nel tetto – racconta Alfredo Fusifiglio e nipote dei due proprietari - Purtroppo non è una situazione nuova per quanto riguarda la nostra proprietà e anche altre di Merone in questa zona, hanno colpito nel cortile di un vicino e tempo addietro avevano preso di mira anche un’auto».

Sulle abitazioni della famiglia Fusi si sono abbattuti come un flagello i sassi, considerando la forza raccolta in oltre venti metri di volo: «Se uno dei proprietari fosse uscito a controllare cosa succedeva avrebbe rischiato la vita – spiega Alfredo Fusi - Credo si siano “divertiti” prendendo di mira i comignoli, non oso pensare in che condizioni possiamo trovare i tetti, ci sono diversi buchi nelle tegole si vedono da sotto. Per altro hanno colpito un mulino che fa parte della storia del paese: è del 1615. Dalle foto si può ben capire i danni fatti, presenterò denuncia contro ignoti ai carabinieri».

Voci nella notte

La cosa assurda è che per prendere di mira i tetti queste persone hanno percorso un viadotto della ferrovia con tutti i rischi corsi. Fortunatamente durante la notte non passano treni, ma non sembra che gli ignoti si muovano solo di notte: «In realtà un tempo si usava il ponte come passaggio pedonale, era usanza. Ora non dovrebbe essere più così anche considerando i rischi che si corrono, però si sentono ancora spesso delle voci dal ponte e credo ci sia qualcuno che lo utilizza ancora. Di certo lo utilizzano questi perditempo per fare danni alle proprietà attorno con il rischio di colpire anche delle persone».

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