Sei anni compiuti sotto le bombe
Ora è con la mamma a Lurago d’Erba

Nella casa accoglienza di Brianza Sicura sono già ospitate sette persone provenienti dall’Ucraina

In prima linea senza sosta per accogliere i profughi: la casa accoglienza dell’associazione Brianza Sicura ha già accolto sette persone che sono scappate dalla guerra e altri 15 sono in arrivo.

È corsa contro il tempo per riqualificare completamente anche la parte sottostante della palazzina del sodalizio, alla Careggia, per ospitare altri nuclei familiari.

L’associazione, guidata da Lorenzo Brambilla insieme al Comandante Alfa, si coordina con il Comune di Lurago, le amministrazioni comunali limitrofe e con la parrocchia di Lurago e Lambrugo. Una gara di solidarietà, che ha visto mobilitarsi associazioni e privati per aiutare nell’accoglienza il cuore di Brianza Sicura.

Attualmente sono due i nuclei familiari già arrivati dall’Ucraina: una mamma con due figlie e un figlio piccolo e un nucleo di tre donne (nonna, mamma e figlia di 19 anni). Ovviamente la voglia di parlare è poca e quello che hanno vissuto si vede ancora nei loro occhi. Tra loro parla Marina, 36 anni, che riesce a comunicare in inglese perché è interprete e insegnante: con lei i figli Daria, 19 anni, Anna, 12, e il piccolo Jaro, 6 anni compiuti il 26 febbraio durante la fuga.

«Siamo scappati appena è scoppiata la guerra: abitavamo in un piccolo villaggio non molto distante da Kiev – racconta mamma Marina – Abbiamo ancora nelle orecchie il rumore delle bombe e gli allarmi. Là sono rimasti mio marito e mia mamma».

Questa famiglia ha una zia che in passato aveva fatto la badante in una famiglia luraghese: il contatto ha permesso che si attivasse subito la rete dell’accoglienza.

Negli occhi lucidi il grazie per l’affetto di tutti: i bambini hanno intolleranze alimentari e subito alcuni donatori hanno portato loro prodotti senza glutine e senza lattosio. Una valanga di affetto in donazioni di cibo, giochi, vestiti e di ogni cosa di cui la casa di Brianza Sicura ha bisogno.

(Simone Rotunno)

© RIPRODUZIONE RISERVATA