Stop visite sull’Isola dei Cipressi
«Rischiamo multe per i canguri»

Pusiano, la decisione dopo le sanzioni della Forestale. è vietato mostrare i wallaby. «Abbiamo già avvisato le società che gestiscono i battelli: addio all’indotto»

L’Isola dei Cipressi chiude ai visitatori. La proprietà, la famiglia Gavazzi, ha inviato in queste ore una lettera ai gestori dei due battelli, la Pro Bosisio e Egirent, annullando tutte le tratte e le prenotazioni future di turisti e scolaresche che vogliono vedere gli animali che vivono nell’area, a iniziare dai wallaby, i piccoli canguri.

La decisione è conseguente alle multe e alle ammende comminate per un totale di circa 17mila euro e ad una difficoltà di gestione della vegetazione dell’isola, con la presenza di alberi a rischio caduta.

«La decisione è stata presa dopo una sanzione di tremila euro circa elevata dalla forestale perché, a suo parere, esercitiamo l’attività di zoo abusivo» spiega il proprietario, con la Fondazione Isola dei Cipressi, Gerolamo Gavazzi, 75 anni.

«Non ci obbligano a chiudere ma in pratica lo fanno, perché se non chiudiamo potrebbero tornare e darci un’altra multa non solo per la presenza dei wallaby ma anche di tutti gli animali che rappresentano, per loro, uno zoo abusivo. Noi per altro non imponiamo un biglietto per visitare l’isola: le società dei due battelli ci danno un’offerta libera che però effettivamente calibrano sul numero di visitatori».

L’Isola dei Cipressi era ormai un’attrattiva consolidata: «La Fondazione anni fa ha acconsentito alla richiesta d’apertura, convinta di poter agevolare la conoscenza di questo territorio, della sua storia, degli aspetti naturalistici. Abbiamo anche creato un piccolo museo sull’Isola, svolgendo così un’attività sociale a favore della popolazione locale e dei visitatori, investendo senza chiedere nulla. Ora, chiudendo, plausibilmente scemerà l’indotto creato e servirà meno personale».

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