Tasse a Erba, buco da 2,5 milioni
«Incasseremo solo un decimo»

Si tratta di Tari, Ici, Imu e Tasi che risalgono fino al 2011 fin qui mai pagate al Comune. In campo Creset, ex Equitalia e funzionari con bonus per il recupero crediti in forma bonaria

Il Comune di Erba deve incassare 2,4 milioni di euro tra vecchie partite Ici, Imu, Tasi e tassa rifiuti che risalgono fino al 2011. Se tutto va bene, nel 2020 le agenzie di recupero crediti incaricate dal Comune - Creset ed ex Equitalia - porteranno a casa 200mila euro: meno del dieci per cento. La lotta all’evasione si conferma insomma una strada tutta in salita.

Il dirigente del settore finanziario, Letizia Rossini, spiega: «Complessivamente parliamo di 2,4 milioni di euro. Si tratta di partite Ici, Imu, Tasi e tassa rifiuti (negli anni ha cambiato molti nomi: Tarsu, Tares, Tari) che risalgono anche al 2011. Poco più della metà dei crediti riguardano la tassa rifiuti (siamo insomma intorno a 1,3 milioni di euro), tutto il resto riguarda le imposte sugli immobili».

Bene, ma quanto incasserà realmente il Comune di questi crediti nel corso del 2020? La risposta è scritta nero su bianco nella determina della dirigente a favore di Creset: «Si stimano riscossioni per circa 200mila euro». Il Comune si affida alle agenzie specializzate, ma mette in campo anche i propri funzionari (da quest’anno percepiranno un piccolo bonus proporzionato al recupero dell’evasione).

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