Torchio, Berna o Caprani. Dopo 15 anni un uomo a Erba

Elezioni Comunali Corsa alla preferenze per entrare in consiglio: ci sono solo sedici posti

Ieri hanno allestito i seggi, oggi la parola passa agli elettori. Sono 13.454 gli erbesi chiamati a scegliere il sindaco e i componenti del consiglio comunale: si vota dalle 7 alle 23 nelle 15 sezioni allestite nelle scuole elementari, oltre che all’ospedale Fatebenefratelli. Per i risultati bisognerà attendere il pomeriggio di domani: oggi si vota anche per i cinque referendum sulla giustizia e le schede referendarie saranno le prime ad essere spogliate.

In corsa ci sono tre candidati sindaci, otto liste e 128 aspiranti consiglieri. Il successore di Veronica Airoldi sarà uno fra Doriano Torchio (sostenuto da Democrazia Partecipata), Giorgio Berna (sostenuto da Pd ed Erba Civica) e Mauro Caprani (sostenuto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Erba prima di tutto e Il Buonsenso).

Quello di oggi è un voto che passerà alla storia anche per un’altra ragione. Dopo i dieci anni del sindaco Marcella Tili e i cinque del sindaco Airoldi, il principale inquilino di Palazzo Majnoni sarà un uomo. L’ultimo era stato Enrico Ghioni.

Se nessuno raggiungerà il cinquanta per cento più uno dei voti, il ballottaggio fra i due candidati sindaci più votati sarà domenica 26 giugno, sempre dalle 7 alle 23.

È stata una campagna elettorale caratterizzata da mille incontri dei diversi schieramenti e dall’affollato “faccia a faccia” tra i candidati organizzato da “La Provincia” a Lariofiere che ha offerto una serie di spunti interessanti.

A Erba tra gli aventi diritto al voto sono maggioranza le donne (sono 7.011, gli uomini 6.443), mentre tra i candidati ai consiglio comunale prevalgono gli uomini: sono 74, le donne sono 54. In palio ci sono sedici posti nella sala consiliare, dieci saranno riservati alla maggioranza (con il sindaco, che vota in consiglio, la maggioranza ha undici voti), sei alla minoranza.

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