La facoltà di Scienze
perde due corsi a Como

Mazzata annunciata che potrebbe rivelarsi mortale per l'Università dell'Insubria lariana. Via anche sette docenti che hanno ottenuto il trasferimento alla sede di Varese. Il Senato accademico ha ratificato scelte trapelate fin dalla primavera scorsa, ma sempre smentite dai vertici dell’ateneo

COMO La mazzata è arrivata puntuale. E potrebbe trattarsi di una ferita mortale. La facoltà comasca di Scienze dell’Università dell’ Insubria dall’anno prossimo dovrà fare a meno di sette docenti, che hanno ottenuto il trasferimento alla sede di Varese. Inoltre, perderà due corsi di laurea su 6. È il pesantissimo verdetto arrivato dalla riunione del Senato accademico di mercoledì, che ha ratificato scelte trapelate fin dalla primavera scorsa, ma sempre smentite dai vertici dell’ateneo. Però l’Insubria non ha potuto negare l’evidenza, confermando i tagli addirittura in un comunicato ufficiale. Un’assoluta novità, quest’ultima, per l’ateneo, che ha peraltro tentato di gettare acqua sul fuoco, definendo «limitate rinunzie» le cannonate piovute sulla sede comasca e vantandosi di aver «compiuto un disegno che consegue un’opera di trasformazione tale da mantenere consistenza e qualificazione dell’offerta formativa». La nota si limita poi a spiegare che la decisione sullo spostamento dei docenti è stata presa «a larga maggioranza», ma non è certo secondario il fatto che il preside della facoltà di Scienze di Como non abbia voluto partecipare al voto e che gli omologhi di Economia e Giurisprudenza si siano astenuti, al pari del rappresentante lariano degli studenti Paolo Genovese. Parlare di malumori, insomma, è un eufemismo.

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