Ecco l'orario invernale delle Fs
Confermati tutti i tagli ai treni

Le tabelle ufficiali non fanno che confermare i timori espressi nelle ultime settimane dai pendolari comaschi: da lunedì prossimo ci saranno sette corse in meno da e per Milano. Di fatto, pochissimo è cambiato rispetto alla prima bozza resa pubblica. Ed è cambiato, beffa nella beffa, in peggio

COMO - Finalmente i nuovi orari sono comparsi sul sito Internet di Trenitalia. E le tabelle ufficiali non fanno che confermare i timori espressi nelle ultime settimane dai pendolari comaschi: da lunedì prossimo ci saranno sette corse in meno da e per Milano. Di fatto, pochissimo è cambiato rispetto alla prima bozza resa pubblica. Ed è cambiato, beffa nella beffa, in peggio.

La maggior parte delle richieste presentate dal comitato Milano - Como - Chiasso è rimasta inascoltata: «Per tutti i treni che verranno soppressi da Cisalpino (la società chiuderà i battenti il prossimo 13 dicembre ed è proprio questa la causa principale dei “tagli”, ndr) abbiamo chiesto l’inserimento di treni regionali sostitutivi - scrive il portavoce del comitato, Ettore Maroni - Purtroppo ci è stato risposto che le risorse disponibili non permettono alla Regione di sopperire alle lacune del trasporto ferroviario nazionale». Non è stata concessa, inoltre, l’auspicata corsa «con partenza da Como alle 7 e arrivo a Milano Centrale intorno alle 7,45» né la corsa diretta «con partenza da Centrale alle 20,10». I problemi maggiori riguarderanno proprio il rientro a Como nel tardo pomeriggio e in serata, visto che sono state abolite tre corse da Milano Centrale: quella delle 17.35 (ideale per i pendolari), quella delle 20.10 appena citata e quella delle 21.10. L’ultimo treno in partenza da Centrale per Como sarà alle 19,10; chi arriverà dopo sarà obbligato a spostarsi a Porta Garibaldi. A lamentarsi, peraltro, sono anche i pendolari diretti in Svizzera, che contestano l’abolizione della corsa delle 8 da Milano Centrale per Lugano (arrivo alle 9,42) e saranno costretti a partire 22 minuti prima (da Garibaldi), cambiare a Chiasso e arrivare a destinazione sei minuti più tardi rispetto all’orario attuale.

I disagi non mancheranno nemmeno al mattino, in direzione Milano. I pendolari comaschi avranno una corsa in meno per Centrale (quella delle 6.59 con arrivo alle 7.50), per di più il treno delle 6.35 previsto dall’ultima bozza è stato anticipato di 20 minuti (partirà alle 6,14) ma arriverà in Centrale… alla stessa ora (7,15). Va poi annotato lo spostamento alle 6.53 del regionale delle 6.48 (capolinea sempre a Garibaldi) e soprattutto l’abolizione del Cisalpino delle 9.16 (con arrivo in Centrale alle 9.50), sostituito da un treno regionale che partirà molto prima (8.53) e arriverà tre minuti dopo (9.53, per di più a Garibaldi). Spariranno anche il Cisalpino delle 15.11 e quello delle 19.11. A tutto questo bisogna aggiungere la beffa dei rincari record sui treni veloci Eurocity per Milano Centrale (un biglietto di sola andata in seconda classe costerà 10,50 euro contro gli attuali 7,50).
In un comunicato, la Regione ha sottolineato di essere riuscita a «ovviare in parte ai disagi creati dalla soppressione dei servizi Cisalpino», mentre la mancata sostituzione della corsa delle 6,59 per Centrale e delle 8,00 per Como viene imputata alla mancanza di «materiale rotabile» e alla «perdita delle tracce orarie». Il consigliere regionale comasco Edgardo Arosio (Lega) ha presentato un’interrogazione scritta all’assessore Raffaele Cattaneo per denunciare i tagli e i continui disagi e ritardi sulla linea.

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