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Sabato 12 Dicembre 2009
Frontalieri, proroga da Tremonti
La sanatoria slitta al 30 aprile
Dopo la protesta di Lugano il Fisco cerca di venire incontro ai lavoratori italiani in Canton Ticino. E l'Agenzia dell'entrate ha proposto al ministro dell'Economia di far slittare il termine dal 29 dicembre al 30 aprile il termine per presentare il modulo per integrare la propria dichiarazione dei redditi
Un «salvagente» per i frontalieri: l’ha lanciato ieri l’Agenzia delle Entrate e consiste nel proporre al ministro Tremonti la proroga fino al 30 aprile 2010 del termine per presentare al Fisco il modulo Rw per integrare la propria dichiarazione dei redditi, in relazione ai capitali detenuti all’estero fino al 31 dicembre 2008. «Ravvedimento ai supplementari per lavoratori all’estero - comunica l’Agenzia - la partita della regolarizzazione non si chiude al 90° giorno, ma si prolunga. La norma proposta al ministro dell’Economia intende alleggerire i lavoratori dipendenti e pensionati che, non avendo presentato la dichiarazione dei redditi, hanno omesso la presentazione del modulo Rw per il 2008 e vogliono correggersi entro il termine dei 90 giorni normalmente previsto per il ravvedimento dei contribuenti. Possono regolarizzare la propria posizione fiscale anche relativamente agli anni passati. La sanzione resta mini, 21 euro, anche se il ravvedimento avviene entro il termine prolungato del 30 aprile 2010». Al comunicato, è seguita una serie di reazioni: un’altra battaglia vinta, è il filo che lega tutte con l’impegno a proseguire per difendere la causa di 55.000 lavoratori pendolari dalla Lombardia al Canton Ticino il quale già preleva le imposte sui salari, ma riversa 40 milioni di euro l’anno ai Comuni e alle Province a più alta densità di frontalieri. «Per questi motivi, i frontalieri non sono evasori e non devono essere assoggettati allo scudo fiscale per il rientro dei capitali»: è il nome dell’ascia di guerra e ieri, alla proposta di proroga, hanno brindato tutti, poiché tutti hanno contribuito a far pressione sui problemi fiscali dei frontalieri tenuti solo a dichiarare i beni depositati in Svizzera. Soddisfatto il Pd, con l’onorevole Chiara Braga, che ha portato la voce di sindacati e lavoratori alla Camera e con il consigliere regionale Luca Gaffuri. Soddisfatto l’on. Luca Volontè, Udc e il deputato comasco della Lega, Nicola Molteni, che erano intervenuti più volte sul governo. «Come promesso a sindacati e a lavoratori, la presentazione del Modello Unico tardivo slitterà dal prossimo 29 dicembre 2009 al 30 aprile 2010 - commenta il senatore Alessio Butti, del Pdl -È un’altra significativa risposta del governo alle problematiche dei frontalieri. Ho chiesto ed ottenuto la convocazione di un tavolo tecnico per discutere le peculiarità fiscali e le esigenze di questi lavoratori che hanno l’obbligo di iscrizione ad una forma di previdenza complementare, il secondo pilastro». Anche per la Cisl, che pur apprezza la posizione dell’ Agenzia delle Entrate, «non sono risolte alcune questioni particolarmente importanti che riguardano gli ex frontalieri e i frontalieri residenti fuori zona». La Cgil ricorda che il risultato è stato ottenuto grazie alla mobilitazione sindacale e all’impegno di parlamentari, di maggioranza e di opposizione. «Continueremo nell’impegno per raggiungere gli altri obiettivi - sottolinea Claudio Pozzetti - a partire dall’esclusione dal monitoraggio del secondo pilastro previdenziale per i frontalieri italiani in Svizzera».
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