Ghiaccio e buche in strada
Corsa ai risarcimenti

Como: i consigli delle associazioni dei consumatori in caso di danni. «La cosa migliore è chiamare subito le forze dell’ordine, così la denuncia si fa sul posto e pensano loro a scattare le foto e a provvedere direttamente alla segnalazione». Non solo gli automobilisti, ma anche i pedoni possono rivalersi

COMO «Lunedì andrò in Comune a chiedere i danni». Lo hanno detto molti cittadini che su "La Provincia" si sono lamentati delle numerose buche comparse sulle strade comasche dopo la recente nevicata. Puntuale arriva dalle associazioni dei consumatori un vademecum, costantemente aggiornato sulla base delle sentenze più o meno favorevoli e di eventuali novità normative, per far sì che le richieste di risarcimenti non finiscano nel cestino.  «La cosa migliore è chiamare subito le forze dell’ordine, così la denuncia si fa sul posto e pensano loro a scattare le foto e a provvedere direttamente alla segnalazione del danno subito. Se questo non è possibile, perché magari sono le tre di notte è non c’è una pattuglia disponibile, è opportuno fare delle fotografie con il proprio cellulare: almeno una totale della buca, per dare l’idea di come sia posizionata lungo la strada, e un’altra infilando una penna o una mano nel "cratere" per documentarne la profondità. Dopodiché, la mattina dopo ci si reca a sporgere denuncia alla polizia locale, se la strada è del Comune, o i carabinieri, se invece è provinciale o statale, chiedendo che escano a verificare lo stato dell’asfalto, prima che la buca venga riparata». Infine, non resta che mandare all’ente proprietario delle strada - Comune, Provincia o Anas - «la richiesta di risarcimento a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, allegando le fotografie e la fattura della riparazione effettuata». Ma quante solo ne prababilità di vedersi riconoscere il danno subito? Stando ai dati resi noti in passato dal Comune, solo il 13% delle domande viene accolto. Non solo gli automobilisti, ma anche i pedoni possono chiedere risarcimenti. «Quando nevica - afferma Antonelli - il marciapiedi deve essere spazzato come le strade. Il fatto che spetti ai portieri del condominio, ormai pressoché inesistenti, spalare davanti agli stabili, è nei regolamenti comunali ma non ha fondamento giuridico. Certo, se esci correndo mentre nevica, non ottieni niente, ma se a distanza di giorni il marciapiedi è ancora congelato...».
Ulteriori indicazioni utili si trovano sul sito del Comune medesimo (www.comune.como.it) alla voce «Danni causati da anomalie del manto stradale». Il referente è l’Ufficio sinistri del settore Economato (tel. 031/252376).

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