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Sabato 09 Gennaio 2010
E adesso non conviene più
il pieno di benzina in Svizzera
Ai più vicini, non conviene più recarsi oltrefrontiera a fare il pieno: il franco svizzero è inferiore all’1,5 euro al cambio e quindi un litro costa mediamente all’automobilista sconfinato un euro e 11 centesimi. E’ praticamente allineato con il prezzo della benzina agevolata ai residenti in fascia A
A questo punto, non c’è più concorrenza tra impianti al di qua e al di là dal confine e la carta sconto assume un valore: come si proponeva il nuovo sistema per la benzina agevolata, il prezzo è uguale.
«E’ invece questo il punto in cui la Regione Lombardia deve dire che cosa vuol fare con la carta sconto: dal mese di ottobre, lo stiamo chiedendo, ma dagli uffici regionali non arriva alcuna risposta», afferma Daniela Maroni, presidente dei distributori di carburante associati all’Unione Provinciale Commercio, Turismo e servizi.
E’ passato un anno da quando il Governo ha lasciato alla Regione una quota maggiore di compartecipazione Iva per far fronte allo sconto benzina. «In un anno, siamo stati convocati una volta e poi più nulla. Doveva partire la sperimentazione e non è partita, ma non si trova nessuno che risponda al telefono, come se l’argomento fosse stato archiviato - sottolinea Daniela Maroni - ci stiamo addirittura chiedendo se la carta sconto verrà riproposta». Ma, adesso, ci sono le elezioni regionali:«Aspettiamo dopo le elezioni a dire che cosa facciamo? Non credo proprio - conclude la presidente - un anno intero dovrebbe essere bastato per rendere flessibile il prezzo, uguale a quello delle pompe ticinesi, per non perdere volumi al di qua dal confine e quindi Iva e accise. Faccio presente che l’afflusso per il pieno in Svizzera continua. Anche un euro di risparmio assume importanza».
Maria Castelli
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