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Sabato 16 Gennaio 2010
La casa dei nonni al nipote
anche per le coppie di fatto
La casa dei genitori del papà? Va alla mamma, anche se tra i genitori non è mai stato contratto alcun matrimonio. Dopo la decisione del tribunale di Como che ha assegnato a una donna l’abitazione di proprietà dei suoceri, in quanto è sempre stata la casa coniugale dov’è cresciuto il figlio, ecco un secondo caso - tutto, ancora una volta, comasco
La sentenza è del tribunale dei minorenni di Milano, competente per le controversie tra genitori che non hanno contratto matrimonio, e riguarda il caso di una giovane coppia di Como. Una storia iniziata come una miriade di altre analoghe: i due si conoscono, si piacciono, si innamorano e vanno a vivere assieme pur senza contrarre matrimonio. Dopo un paio di anni di convivenza, nell’appartamento di proprietà dei genitori di lui, la coppia scopre di aspettare un figlio. Il lieto evento è salutato con gioia, ma - e pure questa è una storia come ve ne sono tantissime altro - pochi anni dopo i due genitori scoprono che qualcosa nel loro rapporto s’è rotto. E così, un anno fa circa, decidono consensualmente di rompere il rapporto e, ovviamente, la convivenza.
Il tutto avviene in ogni caso in un clima comunque di grande civiltà, e questa sì è quasi un notizia, se confrontata a moltissime altre storie simili.
Padre e madre decidono di formalizzare la separazione di fatto, soprattutto rispetto ai rapporti con il figlio, e così si rivolgono ai giudici del tribunale dei minorenni di Milano per mettere nero su bianco gli estremi riguardanti l’assegno di mantenimento, l’affido condiviso, la collocazione del bimbo, le visite dell’altro coniuge, insomma: l’ordinaria amministrazione, quando un papà e una mamma si separano. La donna, assistita dall’avvocato comasco Isabella Tosto, chiede però anche altro: l’assegnazione a lei della casa coniugale, pur se di proprietà di terzi (ovvero i genitori di lui).
Portando documentazione e un po’ di giurisprudenza, che però prende in considerazione esclusivamente il caso di coppie sposate, l’avvocato riesce a far ottenere la donna l’abitazione.In sostanza i giudici per i minorenni oltre a collocare il figlio con la madre (richiesta peraltro assolutamente condivisa anche da padre) hanno assegnato l’appartamento di Como - dove il bimbo è nato e ha vissuto i suoi primi anni di vita - alla donna.
La casa, a questo punto, è destinata a restare assegnata a mamma e figlio almeno fino alla maggiore età di quest’ultimo, a meno che - ma questo avviene molto di rado - i proprietari non riescano a dimostrare uno stato di necessità tale da non poter fare a meno di quell’abitazione.
P. Mor.
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