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Domenica 17 Gennaio 2010
Ateneo: riecco gli Stati generali
Rettori e politici a confronto
Si aprono lunedì mattina alle 9.30: attesi a villa del Grumello ottanta partecipanti. Si tenta di rinsaldare il legame tra università e territorio
Chi li ha promossi, il Tavolo per la competitività e lo sviluppo (emanazione della Camera di Commercio), e chi li ha organizzati, Univercomo, evidentemente auspica che inneschino una rivoluzione, o almeno accendano una miccia. Altrimenti non li avrebbero chiamati «Stati generali dell’università», denominazione che non può non evocare quelli convocati nel 1789 da Luigi XVI per affrontare la grave crisi economica e politica della Francia, con tutte le conseguenza passate alla storia.
L’appuntamento è per domani alle 9.30 a Villa del Grumello, in via per Cernobbio. Ma che cosa riservano, dietro il nome altisonante ed evocativo, gli Stati generali dell’università? «È l’occasione per un confronto tra tutti gli attori istituzionali ed economico-sociali del territorio sull’Università a Como - precisa un comunicato stampa della Camera di commercio -, a partire dall’evoluzione della normativa nazionale di riferimento e dalle scelte cui è chiamato il sistema universitario lombardo e comasco». Come si svolgerà la giornata? «Io introduco i lavori - spiega il presidente di Univercomo Giacomo Castiglioni - poi avremo gli interventi di quattro esperti (il sociologo Mauro Magatti su "Senso e ruolo della formazione universitaria oggi", la preside di Giurisprudenza Maria Paola Viviani su "La cornice normativa", il professor Paolo Trivellato della Bicocca su "L’offerta formativa a Como e in Lombardia" e il prof Luigi Geppert della Cattolica su "Università e territorio"). Seguirà un breve excursus di Giulio Casati sulla nascita dell’insediamento universitario comasco, quindi interverranno i rettori di Insubria e Politecnico». Il dibattito sarà animato da molti rappresentanti delle istituzioni, a partire dal sindaco Stefano Bruni e dal presidente della Camera di Commercio Paolo De Santis. «Su un’ottantina di partecipanti - riferisce Castiglioni - 79 erano interessati a prendere la parola. Abbiamo dovuto fare delle scelte». L’obiettivo temporale, davvero non facile da centrare vista la quantità di relatori, è di chiudere gli Stati generali entro le 13.
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