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Domenica 24 Gennaio 2010
Camerlata, la banda dei videopoker
distrugge, ruba e fa perfino festa
La banda delle macchinette videopoker torna a colpire in città e lo fa con un’arroganza ai limiti della sfida. Teatro del colpo il Bar la Mela Verde, all’angolo tra le vie Canturina e Belvedere. Ad accorgersi del furto, un dipendente del locale
Teatro del colpo il Bar la Mela Verde, all’angolo tra le vie Canturina e Belvedere. Ad accorgersi del furto, ieri mattina, Angelo Lategana, un dipendente del locale: «Noi di solito il sabato siamo chiusi - spiega - ma passo sempre a dare un’occhiata. E questo è il disastro che ho trovato», esclama allungando un dito ossuto verso le finestre sul retro del locale. I ladri, nel corso della notte, hanno scavalcato un cancello che dà su un parcheggio e un’area di carico e scarico dove ci sono anche le finestre del bar. I malviventi, dopo aver tentato di forzare una tapparella, di fatto distruggendola e costringendo i proprietari del bar a cambiarla, se la sono presa con un altra chiusura arrivato a tagliarla pezzo a pezzo con un tronchese. Dopo aver divelto la tapparella che dà sulla cucina, hanno utilizzato un piede di porco per forzare la finestra ed entrare all’interno del locale.
Una volta dentro i banditi hanno agito del tutto indisturbati. E così hanno cercato qualcosa da mangiare e da bere (portando via non meno di una quindicina di bottiglie di Ceres e Becks). Poi hanno preso di mira le due macchinette videopoker nel locale, forzandole entrambe e prendendo il cassetto interno contenente alcune centinaia di euro in monetine. Una volta raccolta la refurtiva, sono usciti passando sempre dal retro, hanno attraversato la via Belvedere e hanno raggiunto il parcheggio, dove probabilmente avevano parcheggiato l’auto. Qui sono rimasti per non meno di una decina di minuti: dapprima svuotando le casse dei due videopoker, poi abbandonate ai lati dell’area di sosta. Quindi scolandosi dodici bottigliette di birra, mangiando i mandarini e forse anche altro cibo (l’inventario della refurtiva era ancora in corso, ieri). Infine abbandonando un ricordo decisamente poco piacevole del loro gozzovigliare.
Ieri mattina, dopo la scoperta del furto, i responsabili del bar hanno chiamato la squadra volante della questura. I poliziotti, dopo aver raccolto la denuncia, hanno avvisato la squadra scientifica, che ha effettuato il sopralluogo cercando impronte digitali che possano consentire agli inquirenti di identificare i responsabili del furto. Inoltre sono state recuperate le bottiglie di birra vuote e una pila, quasi sicuramente utilizzata per mettere a segno il furto.
«Negli ultimi sette anni - commenta ancora Angelo Lategana - è la terza volta che i ladri ci fanno visita. E tutte le volte fanno dei danni che non giustificano affatto il bottino. Speriamo, questa volta, che si riescano a prendere».
P. Mor.
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