L'omicidio in centro,
nuovo blitz in armeria

La polizia è tornata in via Garibaldi: cercavano buste piene di soldi. L'autopsia resa difficile dal tentativo di distruzione del corpo: recuperato solo un proiettile

Nuovo sopralluogo degli agenti della squadra mobile di Como nell'armeria di via Garibaldi. Stamane i poliziotti sono tornati nel negozio di Alberto Arrighi per cercare altri contanti, di cui l'armaiolo in cella con l'accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere aveva raccontato durante l'interrogatorio con il giudice delle indagini preliminari. Gli agenti sono rimasti in armeria una ventina di minuti, il tempo per recuperare una decina di buste contenenti ognuna due-trecento euro in contanti per un totale di oltre duemila euro. Poca cosa, rispetto ai 100mila in contanti sequestrati alla pizzeria La Conca d'Oro e ai 400mila euro intestati in assegni intestati Giacomo Brambilla e che erano nella cassaforte dell'armeria Arrighi.
Nel frattempo emergono particolari nuovi dall'autopsia sul corpo dell'imprenditore ucciso lunedì scorso. Nel corso dell'esame è stato recuperato solo uno dei proiettili esplosi, mentre è difficile riuscire a stabilire quanti colpi in totale sono stati esplosi da Alberto Arrighi: il tentativo di distruggere i poveri resti di Brambilla, trovati nel forno della pizzeria del suocero di Arrighi, Emanuele La Rosa, hanno reso complesso il lavoro dell'anatomo patologo.

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