«Tangenziale, si parte a marzo
ma il secondo lotto è da rifare»

 I comaschi vedranno le prime ruspe per la tangenziale «dal mese prossimo» e il primo tratto (da Grandate all'Acquanegra) sarà pronto «in quattro anni, entro il 2014». Sul secondo lotto (dall'Acquanera ad Albese), invece, «il Cipe è stato chiaro nel dire che così com'è è impercorribile». A dirlo è Maurizio Lombardo, amministratore delegato di Pedemontana

COMO I comaschi vedranno le prime ruspe per la tangenziale «dal mese prossimo» e il primo tratto (da Grandate all'Acquanegra) sarà pronto «in quattro anni, entro il 2014». Sul secondo lotto (dall'Acquanera ad Albese), invece, «il Cipe è stato chiaro nel dire che così com'è è impercorribile». Insomma, zero speranze. A dirlo è Maurizio Lombardo, amministratore delegato di Pedemontana il giorno il maxi taglio del nastro a Cassano Magnago.
Il secondo lotto - «Il Cipe non lo ha preso in considerazione - dice Lombardo - e bisogna a questo punto rivedere tutto perché è troppo costoso e serve trovare altre soluzioni. Se il Cipe ha stralciato, noi non andiamo avanti: è stato piuttosto deciso e preciso». Oggi non c'è nulla sul tavolo per quanto riguarda il secondo lotto e nemmeno le ipotesi presentate alPirellino dalla stessa Pedemontana su mandato delle 23 associazioni di categoria che premono per la Varese-Como-Lecco. «Adesso abbiamo solamente ipotesi di tracciato, non ci sono proposte. In questo momento non c'è nessun progetto, nessuna soluzione. Non abbiamo nulla. Ma  quelle ipotesi sono un punto di partenza per il territorio, per gli enti locali». Addio anche all'ipotesi di salvare il secondo lotto realizzando una sola galleria (a una corsia per senso di marcia più quella di emergenza), come aveva proposto il presidente della Provincia Leonardo Carioni.
E quindi? Lombardo, da comasco, dice che qualcosa si farà: «Mi onoro di essere comasco, ci tengo tantissimo giustissimo perché a Como io ci lavoro e ci vivo. Il primo lotto è funzionale ed è una svolta, ma certo che completare l'opera è meglio. Adesso dobbiamo lavorare: ci vorrà almeno un anno per creare un progetto. La volontà di fare grandi opere c'è e serve la forza propulsiva locale». Ma chi deve muoversi? «È l'amministrazione provinciale che si deve attivare - dice Lombardo - e in Regione trova un alleato. La delibera del Cipe è chiara. Gradita o no, ha stabilito che il secondo lotto è un'opera che dal punto di vista ambientale è a rischio ed economicamente estremamente costosa».
Primo lotto e pedaggio - «Entro il mese prossimo - assicura l'amministratore delegato - partirà il cantiere della tangenziale di Como. Il primo lotto è funzionale e per quanto riguarda il pedaggio troveremo degli strumenti finanziari per evitare che ci sia». Anche perché pagare 50 centesimi per meno di due chilometri e mezzo avrebbe tutto il sapore della beffa per i comaschi.
Gi. Ro.

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