Arrighi, primi riscontri
alla versione dell'armaiolo

Gli investigatori ritrovano il biglietto da visita dell'omicida dietro a cui c'è scritto a penna «rovinato». Ieri in questura è stata sentita l'ex moglie di Giacomo Brambilla

Primi riscontri alla versione fornita dall'armaiolo Alberto Arrighi sul movente dell'omicidio di Giacomo Brambilla, 42 anni, ucciso a colpi di pistola in via Garibaldi il primo febbraio. La polizia ha sequestrato il biglietto da visita dell'armeria cui lo stesso Arrighi aveva fatto riferimento nel corso dell'interrogatorio di convalida, raccontando di averlo trovato sul cruscotto della Porsche Cayenne di proprietà della vittima mentre, dopo il delitto, la portava verso Milano per farla sparire: sul retro del biglietto era stata aggiunta a penna - e probabilmente dallo stesso Brambilla - la scritta «rovinato». Leggendola, Arrighi aveva definitivamente perso il controllo, decidendo di tornare a Como, rientrare in negozio e procedere alla decapitazione che sarebbe poi stata immortalata dalle telecamere a circuito chiuso dell'armeria. Di riscontri ne serviranno anche altri, con riguardo particolare agli accordi che i due avevano tentato di raggiungere perché Brambilla subentrasse, con una quota, nella gestione del negozio. Se n'è parlato anche ieri mattina, in questura, dove gli inquirenti della mobile hanno sentito l'ex moglie di Giacomo, Domenica Marzorati, che - con il suo avvocato Anna Maria Restuccia - aveva già chiesto di poter fornire qualche chiarimento sulla presenza, in negozio, del contante e degli assegni circolari. Come noto i soldi erano in realtà incassi dei distributori di famiglia, nove in tutto tra Como, Varese e Monza, prelevati e custoditi dallo stesso Brambilla preoccupato delle eventuali conseguenze, per i suoi conti correnti bancari, del contenzioso in atto con Shell, la compagnia petrolifera che lo riforniva.
I soldi restano comunque sotto sequestro, mentre è stata restituita la Porsche Cayenne, era ferma in questura dal giorno del suo ritrovamento a Nova Milanese, dove Arrighi l'aveva abbandonata.

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