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Martedì 16 Febbraio 2010
Il suocero fa sparire il corpo
poi va a sciare con l'amico
Subito dopo aver messo la testa di Brambilla nel forno della sua pizzeria a Senna, Emanuele La Rosa è andato in montagna. Lì lo hanno trovato gli agenti della squadra mobile
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Intanto è attesa per il fine settimana la decisione del tribunale della libertà di Milano sull'istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati del suocero dell'armaiolo. Sempre entro il fine settimana potrebbe anche arrivare il nulla osta ai funerali di Giacomo Brambilla.
Sul fronte dell'inchiesta, intanto, arrivano i primi riscontri alla versione fornita da Arrighi sul movente dell'omicidio di via Garibaldi il primo febbraio. La polizia ha sequestrato il biglietto da visita dell'armeria cui lo stesso Arrighi aveva fatto riferimento nel corso dell'interrogatorio di convalida, raccontando di averlo trovato sul cruscotto della Porsche Cayenne di proprietà della vittima mentre, dopo il delitto, la portava verso Milano per farla sparire: sul retro del biglietto era stata aggiunta a penna - e probabilmente dallo stesso Brambilla - la scritta «rovinato». Leggendola, Arrighi aveva definitivamente perso il controllo, decidendo di tornare a Como, rientrare in negozio e procedere alla decapitazione che sarebbe poi stata immortalata dalle telecamere a circuito chiuso dell'armeria. Di riscontri ne serviranno anche altri, con riguardo particolare agli accordi che i due avevano tentato di raggiungere perché Brambilla subentrasse, con una quota, nella gestione del negozio.
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